Bosco tuona: "Complotto contro la Juventus. Notizie sulla plusvalenza Osimhen? E il Milan?"
Andrea Bosco ha parlato di vari temi che riguardano la Serie A e non solo
Andrea Bosco dalle pagine di TuttoJuve.com ha scritto un editoriale per quanto riguarda gli ultimi argomenti che toccano il nostro campionato, ma non solo.
L'Italia è volata negli States ad affrontare il Venezuela (vittoria azzurra per 2-1 in una gara horror) e l'Ecuador per 4 milioni di euro di gettone di presenza. Che non andranno alle società, non andranno ai giocatori: andranno alla FIGC. La prossima volta, probabilmente Gravina organizzerà le amichevoli (previo lauto compenso) nella Terra del Fuoco. Sempre più lontano. Sempre in concomitanza del finale di stagione. Che preoccupa i club che ancora sono in lotta per qualcosa in Europa, quelli che si aggrappano alla Coppa Italia per dire di aver vinto almeno la Coppetta, quelli che aspirano a un posto in Champions o comunque all'Europa. E quelli che cercano di non retrocedere. Bella mossa, una trasferta transoceanica, con fusi orari sballati in questo periodo della stagione: in perfetto stile Gravina.
Complotto contro la Juventus?
Andrea Bosco grida al complotto contro la Juventus:
Oggi, a fronte delle rivelazioni (ancora poche, pochissime, peraltro) già apparse su alcuni organi di stampa, siamo in grado di dire che il "complotto" contro la Juventus c'è stato. Che probabilmente il complotto (che ha toccato solo la Juventus, escludendo ogni altra società calcistica italiana) è stato ordito per "punirla" per la sua propensione alla Superlega. E se è vero (come è vero) che anche Gravina è finito nel tritacarne degli spioni, altrettanto vero è che non si è mai visto un presidente che si fa indagare, benché su di lui (nonostante gli spifferi usciti siano delle "bombe") non sia in atto alcuna indagine. Exusatio non petita, accusatio manifesta? Nel medioevo il proverbio era assai popolare ed è transitato intatto nel tempo fino ai nostri giorni. La Juventus è stata "fottuta" da una congiura di un Palazzo i cui componenti non necessariamente si occupano di calcio. La macchina del fango si è messa in moto con il fasullo "caso Suarez". Un (ex) cancelliere della Procura di Perugia, Raffaele Guadagno, foraggiava i giornalisti. Antonio Massari del "Fatto quotidiano" in particolare. Guadagno, il 19 dicembre dello scorso anno, ha patteggiato una pena di un anno e due mesi per "fuga di notizie".
MA DJALÒ QUANDO GIOCA?
Ora, se queste cose le so io, modesto artigiano del mestiere, pensate non le conoscessero i dirigenti della Juventus, quelli che hanno "patteggiato"? Fatevi pure la domanda e datevi una risposta. La Juventus forse ha peccato. Ma se ha peccato, era in ottima compagnia. Notizie sulla plusvalenza Osimeh? Nessuna. Notizie sul passaggio di proprietà del Milan? Si sta accertando. Notizie sui debiti dell'Inter? Li pagherà: fino a maggio c'è tempo. Il mondo calcistico italiano va a due velocità. Tartarughesca quando si tratta degli altri. Velocissima quando si tratta della Juventus. Un vero complotto ha affondato la Juventus. Ma se non ti difendi (o ti difendi male), forse aspiravi a farti affondare. Andrea Agnelli ha contribuito a dissestare i conti. Ma è l'unico responsabile? E soprattutto: sicuri che questo Giuntoli abbia davvero il tocco magico? Per ora ha portato l'oggetto misterioso Alcaraz e questo Djalò che magari sarà un fenomeno, ma che per il momento ha fatto tornare di attualità la storia di Ramsey e quella di Pogba: giocatori "rotti".
Allegri ha le sue colpe, al pari dei giocatori. Ma la dirigenza della Juventus dove è? Opaca e silente. Parlano sempre di costi, di bilanci, di conti, di investimenti, di stipendi, mai di giocatori. E anche Giuntoli (che dovrebbe parlarne) sul tema è sempre ermetico. Non che debba svelare le sue manovre, ma almeno far sentire la sua voce in un momento tanto delicato: non è vero che le cose alla Juventus stiano andando bene. Stanno andando malissimo. E Allegri sarà anche il dio degli allenatori. Ma dopo i cinque scudetti consecutivi non ha più vinto un tubo. Quando persino il maltrattato Pirlo, nella sua stagione, portò a casa due coppe italiane. Vanno dette queste cose. Altrimenti meniamo il torrone e prendiamo per il sedere i tifosi. Compatti? Uniti? Fino alla fine? È inutile che i tifosi siano compatti, se poi quelli dentro al Palazzo non lo sono. E si capisce. E anche i giocatori lo hanno capito.
IN MEMORIA DI BARONE
Il giornalista e tifoso della Juventus, ha poi ricordato Joe Barone morto pochi giorni fa in seguito ad un malore a pochi minuti da Atalanta-Fiorentina:
È morto improvvisamente Joe Barone: sentite condoglianze alla comunità della Fiorentina. Era un uomo attivo, competente e ancora giovane. Ha fatto bene la Federazione a concedere lo spostamento della gara con l'Atalanta per il suo malore, poi conclusosi tragicamente. Il problema è che, non essendoci date disponibili, la partita potrebbe essere recuperata a campionato concluso. Una follia. Si diano una smossa. Tanto ormai i calendari valgono una cippa. Spostano le date delle gare come e quando vogliono per esigenze televisive. Ultima “violenza”: il più che probabile spostamento del derby di Milano per (presunti) motivi di ordine pubblico. Vai Gravina, che sei un grande. Il miglior presidente della storia della Figc.
LA TIRANNIA DEL VAR
Dicono che stanno valutando di rivedere il protocollo sulla petulanza Var in tema di fuorigioco. Alla buon'ora. Vogliamo dirlo? La tecnologia applicata in modo tanto idiota ha snaturato il calcio. Lo ha reso un altro sport: uno sport televisivo. E quindi sarebbe ora che lo ammettessero: in Europa, in Italia e nel Mondo. Hanno voluto esasperare la tecnologia non alla ricerca di equità e giustizia, ma per poter controllare tutto. Evitando il “caso” e magari l'errore. È la vocazione del nostro tempo: il dispotismo. Siamo super-tecnologici, abbiamo robot e intelligenza artificiale. Ma siamo meno “civili” di un tempo. Siamo regrediti. Questo è il tempo delle tirannie. Vi consiglio la lettura de “Lo spirito delle leggi” di Montesquieu, testo più che mai attuale: “Quando i selvaggi della Louisiana vogliono dei frutti, tagliano l'albero alla radice e li colgono. Così il governo dispotico”. Quando il Var vuole aver ragione a tutti i costi, “tarocca” i frames, offre una visuale parziale, insomma ne inventa di ogni pur di non ammettere: “fatta una cazzata mostruosa”. Del resto: Massa, chi era costui?.
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