Chiellini: "Ritiro? Forse. Nel mio futuro c'è la Juve. Bastoni? Siamo diversi, ma penso che..."
L'ex capitano della Juventus si è raccontato in un'intervista a 360 gradi a The Atlantic: dal ritiro dal calcio giocato ad un possibile ritorno alla Juventus, passando per la Nazionale
Dopo il trionfo contro l'Houston Dynamo nella finale di Western Conference ottenuto con il suo Los Angeles FC ed in vista della finalissima per difendere il titolo di MLS contro il Columbus Crew, Giorgio Chiellini è stato intervistato da The Athletic.
L'ex difensore e capitano della Juve si è raccontato a 360 gradi spaziando dal ritiro dal calcio giocato ad un possibile ritorno alla Juventus, passando per Alessandro Bastoni e Marco Verratti, fino a svelare il suo futuro.
Chiellini ed il suo Los Angeles nuovamente in finale di MLS
“Sarà una bella partita, soprattutto per i tifosi. Per noi giocatori sarà una partita dura perché sono molto bravi a giocare in possesso palla e a trovare gli spazi giusti, ma hanno anche molto ritmo e sono pericolosi in transizione. Se siamo troppo distanziati o concediamo spazio quando proviamo ad attaccare, possono farci del male. Siamo qui perché conosciamo tutti i nostri punti di forza e di debolezza e mi aspetto una partita combattuta, a meno che un gol all'inizio non apra un po' le cose. Hanno un allenatore eccezionale (Wilfried Nancy). Mi ha sorpreso l'anno scorso a Montreal, non lo conoscevo prima, a dire il vero. Avevano buoni giocatori, ma lui è riuscito ad alzare il loro livello, e lo stesso quest'anno a Columbus. Soprattutto dopo aver venduto (Lucas) Zelarayan, hanno trovato subito una soluzione in Diego Rossi. Arrivano a questa partita e ai playoff in buone condizioni”.
Lunghi viaggi in MLS: Chiellini pensa al ritiro
“I giocatori europei arrivano spesso alla MLS a luglio a causa del calendario e il primo anno è difficile. Il secondo anno è molto più facile. Mi sento molto meglio in questa stagione rispetto alla seconda parte della scorsa . Ricordo che l'anno passato la mia prima partita fu a Nashville e c'erano 40 gradi. Per me è stata la prima partita della nuova stagione perché ho chiuso con la Juventus a inizio giugno e ho avuto una pausa. Di solito ho il precampionato per gestire il carico, ma qui tutti volavano perché erano in forma a metà stagione, la migliore forma della stagione”.
“Non so se sabato sarà la mia ultima partita, sono sincero. Il club è molto aperto con me e questo per me è importante. Devo parlare con la famiglia e capire i nostri obiettivi. Ma resterò sicuramente a Los Angeles fino a giugno del prossimo anno. Vedremo”.
Le parole di Chiellini su Insigne e Bernardeschi
“Non siamo solo giocatori; siamo esseri umani con famiglie. È un grande trasferimento dall'Italia a qui. Penso che lo stile di gioco in cui Lorenzo Insigne è stato incoraggiato a giocare fosse molto diverso da quello che gli si addiceva. Magari se fosse riuscito a suonare quel tiki-taka? Columbus sarebbe stato perfetto perché avrebbe potuto trovare molti passaggi brevi per trovare i suoi punti. Lo stile di Toronto non era adatto a lui. Federico Bernardeschi, invece, ha subito un piccolo intervento chirurgico alla fine della scorsa stagione; in questa stagione ha giocato meglio. Ma penso che quando inizi a perdere, perdere e perdere, è molto difficile sollevare lo spirito”.
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“Siamo in un nuovo ciclo con un nuovo allenatore e penso che il futuro sia luminoso. Non abbiamo superstar, ma non ne avevamo quando abbiamo vinto l'ultima volta. Avevamo un blocco solido in mezzo, tra me e Leo (Bonucci) e Jorginho e Verratti, Barella che stava crescendo e Donnarumma. Eravamo solidi. Siamo arrivati a quel torneo con quasi 30 partite da imbattuti, e non si tratta solo di quei giocatori perché abbiamo cambiato molti giocatori in quel periodo. Ci vuole un collettivo”.
“Lasciamo a casa Verratti perché stiamo cercando di iniziare un nuovo ciclo, ma lui resta uno dei migliori al mondo. Spero, come Jorginho, che possa tornare perché è il giocatore giusto per l'allenatore. Poi il nostro centrocampo è davvero bravo, Jorginho, Verratti, Barella, Locatelli, Lorenzo Pellegrini, Frattesi. Ci manca il numero 9, ma non credo che ne abbiamo bisogno. Ciro (Immobile) è ancora un buon attaccante, e abbiamo la nuova generazione con Raspadori e Scamacca. Spero che qualcuno possa arrivare in buona forma la prossima estate. Siamo una buona squadra e sono fiducioso che l'allenatore porterà uno spirito nuovo”.
Chiellini e il paragone con Bastoni: “Lo vedo diverso da me”
“Bastoni è molto diverso da me, ma ha un potenziale enorme. Tecnicamente potrei paragonarlo a Bonucci. Un po' diverso, ma quel tipo di alta qualità. È migliorato da quando è stato allenato da Antonio Conte ed ha solo 24 anni. Potrebbe essere tra i primi cinque o tra i primi 10, di sicuro. Questo è un valore enorme per l’Italia perché avremo sempre una spina dorsale”.
Chiellini di nuovo in bianconero: un futuro da allenatore o dirigente?
“La mia aspirazione è quella di lavorare di più nella gestione. Ho una laurea in economia e un MBA in calcio. Il coaching richiede una tale dedizione al lavoro e non lo sento ora”.
“Comunque non voglio essere un bugiardo: nel mio futuro, vedo la Juve. Non so in quale posizione, ma è lì che ho trascorso quasi metà della mia vita. Sono ancora molto connesso a ognuno di loro e sono molto felice che stiano facendo una buona stagione. Non vedo l'ora di tornare allo stadio e guardarli durante le vacanze di Natale, ma non ho fretta. Mi sto godendo la mia vita qui con la mia famiglia”.
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