Ancora errori sia in campo che al Var. Chiffi a Verona usa due pesi e due misure, giusto il rosso a Mattiello. L’AIA continua a sbagliare con GavillucciPermettetemi di aprire la mia solita parentesi dedicata all’AIA in merito alla vicenda Gavillucci che sta diventando una “storia infinita” e il comportamento dell’associazione è quanto meno discutibile e scandaloso. L’AIA, un organo che come etica principale ha il RISPETTO DELLE REGOLE, nel caso in questione si sta comportando da fuorilegge visto che chi è preposto a farle rispettare non lo fa. Responsabilità soggettiva in primis da parte del loro illustre rappresentante e a seguire il “succube” designatore. La FIGC, con gli organi di competenza, dovrebbe punire severamente gli inadempienti. Io sto con Gavillucci. SASSUOLO – CAGLIARI (3-0): Arbitro Irrati di Livorno (Di Iori – Vecchi), IV° Guccini, VAR: Fabbri, AVAR: Di Vuolo. Partita a senso unico al Mapei Stadium di Reggio Emilia con il Sassuolo travolge il Cagliari. 1° minuto di recupero oltre il 45° del primo tempo: “contatto” in area sarda tra Srna e il centrocampista emiliano Djuricic, quest’ultimo cade e Irrati in posizione più che ottimale fa proseguire e per quanto mi riguarda fa bene. Fabbri al VAR costringe l’arbitro a rivedere le immagini al monitor e dopo due minuti si convince per l’assegnazione del penalty trasformato da Babacar. SAMPDORIA - UDINESE (4-0): Arbitro Massa di Imperia (Prenna – Pagliardini), IV° Pillitteri, VAR: Pasqua, AVAR: Marrazzo. Un grande Quagliarella trascina i liguri in una vittoria strepitosa: per il napoletano della Samp è una giornata storica, eguagliato il record del grande Batistuta segnando per ben undici giornate consecutive. 32’: Massa è in una buona posizione per punire in area di rigore friulana l’ingenuità di Behrami che si fa anticipare da Defrel il quale viene sgambettato dallo svizzero. Rigore trasformato da Quagliarella. Ancora un rigore per la Sampdoria al 54’: su tiro di Murru, la sfera viene intercettata dal braccio largo del difensore ghanese Opoku. Ancora Quagliarella dal dischetto per il 2 a 0 ligure. MILAN – NAPOLI (0-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Peretti – Vuoto), IV° Fourneau, VAR: Giacomelli, AVAR: Paganessi. Partita tirata fino alla fine tra le due contendenti. Forse manca un rigore al Napoli al 50: Giacomelli al VAR poteva e doveva intervenire per aiutare Doveri che non era in posizione ottimale. Insigne entra in area rossonera tra Bakayoko e Calabria, il centrocampista francese non intercetta il pallone ma il piede del napoletano e il rigore sembra netto. Doveri al 2° minuto di recupero del secondo tempo ci mette del suo per far innervosire una gara molto corretta inventando letteralmente la seconda ammonizione e quindi l’espulsione dello spagnolo Ruiz nelle file del Napoli. Il centrocampista viene ammonito per la seconda volta per un fantomatico fallo di mano a centrocampo ma quello che stupisce è la posizione ottimale del direttore di gara. Nonostante ciò, prende un clamoroso abbaglio. Nell’occasione viene anche allontanato Ancelotti per le giuste proteste. CHIEVO – FIORENTINA (3-4): Arbitro Chiffi di Padova (Preti – Fiore), IV° Dionisi, VAR: Serra, AVAR: De Meo. Chiffi lascia molto a desiderare al Bentegodi in una gara piuttosto nervosa. 17’: rete annullata al Chievo dopo che l’azione è stata rivista al VAR per diversi minuti. Su calcio di rinvio del portiere viola, Pellissier è sul vertice dell’area di rigore calpestando la linea stessa. Come da regolamento l’attaccante deve essere fuori dall’area e quindi giusto non convalidare la rete di Giaccherini. 59’: calcio di rigore per il momentaneo pareggio dei veronesi. Marco Benassi si sostituisce al suo portiere e para intenzionalmente con la mano un tiro destinato in rete. Il 24enne centrocampista viola viene giustamente espulso e Pellissier realizza dagli 11 metri il 2-2. 83’: Giaccherini crossa in area viola dalla destra, la sfera termina sul braccio sinistro di Gerson attaccato al corpo ma inspiegabilmente, anche dopo la visione al VAR, Chiffi decreta un rigore decisamente dubbio. La legge “rigore che non c’è si sbaglia” si è ripetuta anche oggi e Pellissier si fa parare il penalty da Lafont. In questa occasione perché il famigerato review non è stato preso in considerazione visto che Lafont si porta avanti prima del calcio di Pellissier? Due pesi e due misure.BOLOGNA – FROSINONE (0-4): Arbitro Banti di Livorno (Posado – Tolfo), IV° Ghersini, VAR: Pairetto, AVAR: Liberti. Harackiri del Bologna al Dall’Ara che perde senza attenuanti contro un diretta concorrente per non retrocedere. 13’: Banti non ha dubbi nell’estrarre il cartellino rosso al difensore felsineo Mattiello per una entrata scomposta e rude nei confronti di Cassata. D’accordissimo con l’arbitro livornese. Il 3° e il 4° gol dei ciociari sono decisamente due regali della difesa bolognese. Skorupski non riesce a respingere il tiro di Pinamonti e nella quarta rete, una punizione battuta sulla trequarti da Pulgar (sicuramente non chiedendo la distanza al direttore di gara) oltre la metà campo frusinate, Ciano intercetta la sfera e si invola verso l’area rossoblù battendo l’estremo difensore emiliano. ATALANTA – ROMA (3-3): Arbitro Calvarese di Teramo (Passero – Manganelli), IV° Giua, VAR: Di Bello, AVAR: Bindoni. Show a Bergamo con la rimonta memorabile dei nerazzurri sulla Roma. Dopo un primo tempo perfetto dei giallorossi, al 40’ si era sullo 0-3, l’Atalanta riesce a rimontare e a pareggiare l’incontro. Calvarese prende un abbaglio al 67’ quando ammonisce Ilicic per simulazione. Invece Di Bello lo richiama a rivedere l’episodio nel quale si vede chiaramente  Kolarov che stende l’attaccante sloveno. Rigore battuto da Zapata che manda in curva il pallone. Il colombiano si rifà qualche secondo dopo siglando il definitivo pareggio. PARMA – SPAL (2-3): Arbitro Abisso di Palermo (Vivenzi – Ranghetti), IV° Baroni, VAR: Manganiello, AVAR: Lo Cicero. Ci sta tutto il rigore che porta in vantaggio i ducali al 10’: Abisso è bravo a decretarlo, Simic stende l’attaccante parmense Inglese e lo stesso realizza. 43’: annullata la rete a Inglese per un netto offside di Gervinho, l’assistente nr. 1 Vivenzi vede bene. Sul 2-0 per il Parma, c’è l’incredibile rimonta degli estensi bravi a conquistare gli insperati 3 punti. TORINO – INTER (1-0): Arbitro Maresca di Napoli (Valeriani – Schenone), IV° Piccinini, VAR: Mazzoleni, AVAR: Mondin. Il Torino ricorda nel migliore dei modi il loro leggendario capitano Valentino Mazzola scomparso il 4 maggio del 1949 nella tragedia di Superga, il 26 gennaio avrebbe compiuto 100 anni. Non c’è nulla da segnalare, se non la solita debacle nerazzurra in piena crisi. LAZIO – JUVENTUS (1-2): Arbitro Guida di Torre Annunziata (Carbone – Di Liberatore), IV° Abbattista, VAR: Aureliano, AVAR: Del Giovane. In una serata decisamente no dei bianconeri, la Lazio domina per quasi 70 minuti ma dopo il fortunoso ma meritato vantaggio biancoceleste, i romani non chiudono la gara. I cambi juventini sono stati determinanti per l’insperata vittoria. Il primo gol della Juventus è regolarissimo: in offside c’è Ronaldo ma la posizione del portoghese è ininfluente. 88’: Guida vede bene il fallo di Lulic che trattiene vistosamente il portoghese Cancelo. Rigore sacrosanto ma manca l’ammonizione del difensore laziale. EMPOLI – GENOA (1-3): Arbitro La Penna di Roma 1 (Gori – Bresmes), IV° Minelli, VAR: Nasca, AVAR: Tasso. Lo scontro salvezza al Castellani di Empoli è vinto dai genoani in una partita vibrante e ricca di emozioni. Un unico episodio al 68’: La Penna annulla giustamente su segnalazione del suo primo assistente Gori, la rete di Kouamè. Sul traversone di Lazovic, l’attaccante ivoriano colpisce di testa battendo l’estremo difensore empolese ma la sua posizione è nettamente in fuorigioco.
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