21 trofei in bacheca come allenatore in giro per l'Europa e 19 titoli individuali prestigiosi, tra cui spiccano due panchine d'Oro, due premi come miglior allenatore dell'anno IFFHS, uno come allenatore dell'anno per World Soccer e un altro per la Uefa. Nessuno come lui, nessuno come Carlo Ancelotti. Considerato da tutti, addetti ai lavori e non, uno dei migliori se non il migliore allenatore della storia. 

E chissà come sarebbe andata a finire se quel giorno, mentre era in macchina direzione Parma, Carletto non fosse andato a Milano per firmare con l'ambizioso Milan targato Berlusconi, come raccontato dall'ex dirigente bianconero Luciano Moggi

“Carlo Ancelotti deve a me tanta parte della sua gloria e sono contento di averlo fatto perchè è un bravo ragazzo. All'epoca gli feci un contratto di un anno, mi dispiaceva lasciarlo a piedi ed ero sicuro che avrei trovato un'altra collocazione per lui. Trovai la squadra turca del Galatasaray, disposta a tutto pur di averlo. Fissai un appuntamento a Parma e qui la fortuna del soggetto. Mentre si dirigeva a Parma in macchina ricevo la chiamata di Berlusconi, il quale mi chiese informazioni. Parlai benissimo di Carletto tant'è che anzichè andare a Parma cambiò strada direzione Milano”. 

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