Il Diavolo veste Tricolore: al Mapei Giroud (doppietta) e Kessiè regalano il 19° scudetto al Milan
Partita a senso unico, condotta dall'inizio alla fine dal Milan: Sassuolo impalpabile e forse con la testa già in vacanza
Tutto in 90'. Lo scudetto 2021-2022 passerà obbligatoriamente da Reggio Emilia, e precisamente da Mapei Stadium dove il Sassuolo ospita il Milan capolista. Un Milan, a cui basta un punto per raggiungere l'obiettivo scudetto, impensabile solo fino a qualche mese fa e che avvalora il grande lavoro svolto da Stefano Pioli, a cui va dato il merito di aver risollevato il morale del Diavolo e creato un gruppo vincente, che ricordiamo annovera tra le sue fila tantissimi giovani.
Il Sassuolo dal canto suo, sebbene non abbia più nulla da chiedere al campionato, di certo non vuole sfigurare. Ecco perchè l'attenzione è alta in casa Milan: lo sa bene Pioli, il quale ha deciso di schierare contro i neroverdi i titolarissimi, confermando in blocco la formazione che ha ben figurato nelle ultime due uscite. Ecco le scelte ufficiali dei due tecnici:
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi, Maxime Lopez; Berardi, Raspadori, Traorè; Scamacca All. Alessio Dionisi
Milan (4-2-3-1): Maignan; Theo Hernandez, Tomori, Kalulu, Calabria; Kessiè, Tonali; Leao, Krunic, Saelemaekers; Giroud All. Stefano Pioli
Il Milan scende in campo con la consapevolezza di non voler fare i calcoli, sebbene basti un punto. Gli uomini di Pioli hanno in testa un solo obiettivo: la vittoria, senza se e senza ma. Il canovaccio tattico di Dionisi con Lopez in cabina di regia, Frattesi ed Henrique in pressione sugli interni del Milan crolla dopo pochi minuti come un castello di sabbia. La partecipazione al gioco offensivo da parte di Theo Hernandez in appoggio a Leao rappresenta un'arma in più i rossoneri, che sulla fascia sinistra hanno quasi sempre gioco facile, tant'è che da lì arrivano le azioni più pericolose. La pressione altissima ed efficace di Tonali e Kessiè limita e non poco gli sbocchi offensivi dei padroni di casa, costretti a difendersi nella propria metà campo. Il primo quarto d'ora è tutto di marca Milan, che però non sfrutta a dovere le tante occasioni create: prima Leao, poi Tomori si divorano letteralmente il vantaggio, che arriva poco dopo al minuto 17: il portoghese ruba palla a un troppo sicuro Ayhan, s'invola verso l'area dal lato sinistro e crossa basso per Giroud, lasciato inspiegabilmente solo e libero di trafiggere Consigli.
Ti aspetti la reazione del Sassuolo ma, a sorpresa, è il Milan che continua a spingere sull'acceleratore: Consigli ha il suo bel da fare per tenere a galla i suoi, deviando in angolo una terrificante conclusione dai venti metri di Tonali. Dopo un piccolo cooking break nel quale le squadre ne approfittano per dissetarsi viste le alte temperature di Reggio Emilia, la gara riparte con lo stesso leit motiv e il Milan colpisce ancora: al minuto 32 azione fotocopia del vantaggio, con il solito Leao a fare da assist-man per Giroud, il quale realizza così la sua doppietta personale. Il raddoppio taglia letteralmente le gambe ai padroni di casa, impalpabili fin qui, e sotto addirittura di tre gol poco dopo la mezz'ora: al 36' l'imprendibile Leao attacca sul lato destro, a farne le spese questa volta è Kyriakopoulos, il quale non può nulla, palla in area per la corrente Kessiè, bravo ad infilare Consigli con un piatto di sinistro che termina la sua corsa all'incrocio dei pali. Il sussulto d'orgoglio dei padroni di casa c'è, e arriva solo a pochi minuti dal duplice fischio quando al 43' il riflesso straordinario di Maignan nega la gioia del gol a Frattesi, bravo ad incornare di testa sugli sviluppi di un angolo calciato da Raspadori.
Nella ripresa Pioli prova a riorganizzare lo scacchiere e perchè no, ad addormentare il gioco. E non è un caso che a inizio ripresa opti per Bennacer al posto di Tonali: un regista con qualità meno offensive. Dal canto suo Dionisi cerca di dare una scossa ai suoi sostituendo uno spento Frattesi con Traorè: 4 gol nelle ultime sette uscite per il centrocampista ivoriano ma i ritmi di gioco in questa ripresa sono letteralmente più bassi e lo spettacolo ne risente. Il Milan controlla il cronometro senza particolari affanni attraverso un possesso palla reiterato e quando può, in contropiede, prova a chiuderla definitivamente con i neroverdi paghi del risultato e per nulla intenzionati ad accelerare i tempi di gioco, tant'è che la gara a metà ripresa si disputa per lo più a centrocampo e non si segnalano azioni degne di nota.
Negli ultimi quindici minuti, a risultato praticamente acquisito, Pioli decide di concedere uno scampolo di partita a Brahim Diaz e soprattutto Ibrahimovic, accolto da una lunga ovazione del pubblico e al quale viene anche annullato un gol per fuorigioco di Leao a inizio azione. Girandola di sostituzioni che regala la passerella anche Magnanelli e Peluso, in campo per l'ultima volta con la maglia del Sassuolo. Al Mapei scorrono i titoli di coda che di fatto certificano il 3-0 finale, con cui il Milan si aggiudica set, game e scudetto, il diciannovesimo della sua storia. Gli occhi del mondo sono qui, a Reggio Emilia, dove può esplodere la festa dei ventimila tifosi rossoneri presenti. Il Diavolo veste Tricolore.