Lazio, Diaconale: "Dopo l'intervento che ho subito mi hanno augurato la morte"
Diaconale ringrazia Lotito, la Lazio e le persone rimaste vicine dopo l'intervento. Poi la condanna a chi gli ha augurato la morte
Attraverso un post pubblicato su Facebook, Arturo Diaconale è tornato a parlare del delicato intervento alla testa subito dopo il malore avvertito nei giorni precedenti. Il responsabile della comunicazione della Lazio ha ringraziato chi gli è stato vicino e ha condannato, in seguito, chi ha ostentato messaggi di morte nei suoi confronti: "Ringrazio la Lazio, Claudio Lotito e tutti coloro che mi hanno manifestato solidarietà e sostegno in questo momento delicato della mia vita. Subito dopo l’operazione in cui mi è stata aperta la calotta cranica per rimuovere il malevolo intruso che vi si era insediato, mi era capitato di riflettere sul fatto che la pandemia non aveva generato i tanto attesi cambiamenti sulla natura di un Paese che ormai si è tendenzialmente consegnato al cinismo spietato e che è spesso poco solidale. Ad essere travolto da questa violenta corrente fluviale di livore ero diventato io e non riuscivo a darmene una ragione logica. Solo perché mi ero battuto per sostenere le legittime ragioni della S.S. Lazio di poter concludere regolarmente il campionato puntando ad ottenere un risultato di prestigio già in parte acquisito sul campo?". Diaconale ha concluso con una riflessione sulla ripartenza della Serie A: "Le possibilità di chiudere al meglio il campionato, dunque, ci sono tutte. Sfruttiamole a fondo contro tutto e contro tutti i pregiudizi. Facciamoli neri! Che la ruota gira e questa volta può andare nella nostra direzione. Forza Lazio e grazie ancora a tutti!".
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