Il giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, Paolo Ziliani, in un lungo post sul proprio profilo personale di X ha attaccato duramente DAZN con la piattaforma in streaming che avrà i diritti televisivi della nostra Serie A sino al 2029.

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Ziliani si scaglia contro DAZN

"Lo scandalo di DAZN che si trasforma in sanguisuga della gente sotto gli occhi di Lega e Palazzo che chiudono gli occhi e fingono di non vedere. Quel che sta accadendo in Italia a meno di un mese dal via del campionato è vergognoso: si va verso un quinquennio di rovina dopo la decisione di affidarsi a una piattaforma che impoverisce l'offerta, abbassa la qualità, licenzia i giornalisti e in cambio di tutto ciò - col beneplacito delle mummie di Palazzo - chiede più soldi agli appassionati portando il movimento alla catastrofe ormai imminente".

Ziliani: “La bancarotta del calcio italiana vicina”

“Anche se nessuno lo dice, la bancarotta del calcio italiano, stritolato nell’abbraccio mortale tra Lega e DAZN, è vicina. E badate bene, per una volta non si tratta di una frase fatta, di una forzatura, di un’esagerazione: la catastrofe è davvero dietro l’angolo e sta avvenendo nel disinteresse di tutti. Tempo un anno o al massimo due e la bagnarola del calcio italiano è destinata a colare a picco. Il naufragio è già cominciato e io lo scrivo da mesi. Nelle solitudine più totale”. 

 

Per chi non lo sapesse, l’inizio della fine c’è già stato. Per l’esattezza il 23 ottobre scorso quando la Lega con la benedizione del Palazzo e della politica ha ceduto i diritti tv della Serie A per i prossimi cinque anni a DAZN e Sky per 900 milioni a stagione: DAZN ne mette 700 per trasmettere 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva con Sky, che a sua volta interviene pagando 200 milioni. Nonostante il bando si sia chiuso in ribasso rispetto al precedente (chiuso a 927,5 milioni) e in netto calo rispetto a quello ancora antecedente (perfezionato a 1 miliardo e 50 milioni), i presidenti di Serie A, avendo temuto a lungo di chiudere l’accordo a cifre ancor più basse, di fronte ai 700 milioni sventolati sotto il loro naso da DAZN si sono buttati a capofitto sui soldi senza pensare ad altro. Increduli, hanno brindato e festeggiato come se i 4,5 miliardi del quinquennio DAZN 2024-29 li avessero già depositati in banca pronti per essere spesi, un bigliettone dopo l’altro, 2025, 2026, 2027, 2028, 2029. E hanno firmato la loro fine".

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