Sfila nelle mani di Calabria la Supercoppa Italiana vinta a Riad nel prepartita di MIlan-Cagliari, poi, in pieno stile Conceicao, le emozioni devono essere messe da parte. Il sabato sera di San Siro mette di fronte rossoneri e sardi per vedere se il successo arabo, al contrario dei due acuti stagionali precedenti (derby di campionato e Madrid) porterà finalmente quella svolta stagionale che i rossoneri aspettano da molto tempo.

Brivido Viola e super Maignan
 

La prima grossa occasione però è del Cagliari: Viola al limite dell'area piccola avrebbe tempo di stoppare un pallone arrivatogli da destra ma decide di calciare al volo in acrobazia mettendo fuori. La risposta del Milan è al 10° con un tiro di Leao da lontano che crea pochi problemi a Caprile.

Ma l'iniziativa è saldamente rossonera: Milan corto e con tutti i protagonisti coinvolti, sistemato più da squadra e meno sbilanciato. Leao ingaggia un duello personale con Caprile calciandogli però ancora addosso, prima ancora ci aveva provato Reijnders ma ancora una volta il portiere cagliaritano aveva detto no. Chi ben figura è uno dei giocatori più criticati da San Siro ultimamente ovvero Davide Calabria, corsa, recuperi e interventi difensivi senza sbavature. 

I ritmi però non sono altissimi e anche per questo la partita è corretta. Al 39° il Cagliari crea la miglior occasione dell'intero primo tempo: Piccoli calcia a giro sul secondo palo e l'intervento di Maignan con la punta delle dita a mettere in corner è da oscar. Si va all'intervallo senza reti.

Conceicao
Conceicao Porto

Botta e risposta Morata-Zortea


La ripresa si apre subito con un destro secco di Pulisic sugli sviluppi di una punizione, che incoccia sulla traversa. Il Milan spinge forte in avvio: Morata al quinto calcia sull'esterno della rete trovando una deviazione. Ma un minuto dopo è la volta buona: Pulisic calcia al volo un suggerimento dalle retrovie trovando Caprile e il palo, il tap-in di Morata è vincente per l'1-0 rossonero.

Ma quattro minuti dopo il Cagliari pareggia: Fofana lascia praticamente andare Piccoli che serve Zortea: diagonale del numero 19 su cui nemmeno Maignan è impeccabile. Tutto da rifare. Fofana prova subito a rifarsi con un destro violento che Capirle mette in corner. Il Milan riabbassa la testa e torna a spingere: Caprile dice no anche a Pulisic poi Theo Hernandez calcia di sinistro e sorvola l'incrocio. All'ora di gioco fuori Calabria e Musah dentro Abraham, l'eroe di Supercoppa, e Jimenez.

Il mordente rossonero però paradossalmente rallenta: Leao prova imbucate imprecise, Jimenez, schierato da terzino, prova a spingere a destra non trovando spazio. Tranne che al 33°, quando il biondo numero 20 mette in mezzo un pallone per la verità troppo teso per Abraham che non riesce a impattare bene a porta quasi sguarnita. Ma il numero 90 è colpevole quando a dieci minuti dalla fine calcia addosso a Caprile praticamente solo davanti alla porta. Il Milan ci prova poi con tiri da lontano ma i tentativi di Fofana e Leao sono velleitari e la punizione di Hernandez all'ultimo minuto dei cinque di recupero viene murata ancora da Caprile. Dopo i festeggiamenti arabi, il Milan torna sulla terra. Ma almeno la prestazione non si può dire sia venuta meno.

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