Le parole di Gennaro Gattuso alla vigilia di Milan-Udinese: "Dobbiamo essere più propositivi. La squadra è viva. Le parole sul mio futuro non le ridirei"Due sconfitte nelle ultime due gare disputate contro Inter e Sampdoria, una tranquillità da non perdere e una vittoria da ritrovare. Sono questi i punti da analizzare e da cui ripartire, in casa Milan, in vista del match infrasettimanale da disputare a San Siro contro l’Udinese. Gennaro Gattuso, alla vigilia del 30° turno di A, spiega in conferenza stampa il momento dei suoi, tornando anche sulle parole proferite ai microfoni, al termine del k.o. di Genova, circa il proprio futuro. Sul periodo attraversato dalla rosa:Veniamo da un momento negativo, la squadra però lo sa e siamo vivi, dobbiamo reagire. Nei primi tempi con Inter e Sampdoria effettivamente Piatek era da solo, un corpo estraneo, ma nei secondi tempi no. Trovarsi subito in svantaggio è un problema. Dobbiamo essere più propositivi. Per superare questo momento complicato bisogna vincere. Io sono tranquillo, qualcuno mi prenderà per pazzo, ma è davvero così. Dobbiamo iniziare meglio le partite. Anche quando abbiamo vinto 5 gare di fila non sempre abbiamo giocato bene. Nei secondi tempi contro Inter e Samp abbiamo fatto meglio che in altre partite che abbiamo vinto. Sono tranquillo per quello che si respira nello spogliatoio. Ci stiamo giocando qualcosa di molto importante. Per noi arrivare in Champions è come vincere lo scudetto. Nelle ultime due gare siamo andati sotto dopo pochissimi minuti e questo ci ha penalizzato inevitabilmente. Tuttavia, ho visto una squadra sempre viva e pronta a reagire. Ovviamente bisogna analizzare anche gli aspetti negativi, ma ho fiducia in questo gruppo. Dobbiamo stare tranquilli e pensare partita dopo partita”. Sull’episodio dubbio del Marassi tra Murru e Piatek e sul mancato fischio arbitrale a favore dei rossoneri:Orsato è un arbitro a cui piace fischiare poco, è il suo metro. Dobbiamo ogni tanto protestare di più in certi episodi borderline, ma io credo alla buona fede degli arbitri e noi non possiamo attaccarci alla prestazione dell’arbitro in questo momento”. Sul match di domani:l modulo di domani? Oggi faremo poca roba, la partita la prepariamo domani. Nella mia testa c’è l’idea di voler fare qualcosa di diverso, vediamo. Caldara si allena con noi da venti giorni, è quasi pronto. Contro l’Udinese per noi è una gara fondamentale, siamo costretti a vincerla. Dobbiamo entrare in campo con voglia, ma anche con tranquillità”. Sui singoli: Bakayoko ha fatto male nel primo tempo e bene nel secondo tempo nel ruolo di mezzala. Può giocare lì tranquillamente. Donnarumma? Le critiche ci stanno. L’ho visto bene, ci ha messo la faccia e si è assunto la responsabilità. È un errore che ci può stare, capita, Mi piace come ha gestito la situazione, così come ho apprezzato molto le parole di Conti. Questo vuol dire che il gruppo è sano. Piatek in un momento no? In questo momento vi focalizzate solo su Piatek, ma è tutta la squadra che è meno fluida. Tutti devono dare qualcosa in più, non solo lui. Se a lui arrivano le palle, ti fa male. A Genova, nel primo tempo, era troppo solo, nella ripresa invece no. Abbiamo regalato troppe palle alla Sampdoria, dovevamo essere più bravi a smarcarci e a muovere la palla. Paquetà? Fino a due settimane fa mi dicevate che era stanco, oggi è uscito che ho litigato con Leo perchè non l’ho fatto giocare a Genova. Ma secondo voi il livello dei nostri dirigenti è così basso? Le condizioni del nostro tridente? Quando giochi con esterni con i piedi invertiti devi sempre sterzare prima mettere il pallone in mezzo all’area. Non so se sia questo il problema, ormai ci sono tante squadre che giocano in questo modo”. Sul rapporto con Maldini e Leonardo e sul proprio futuro:Nessuno può mettere in dubbio l’unione tra me, Maldini e Leonardo. A voi piace scrivere certe cose, ma il rapporto tra me e loro è ottimo. Col senno di poi non avrei detto quella frase sul mio futuro l’altro giorno, ha suscitato troppe polemiche. Non penso nulla sul mio conto. In questo momento, la cosa più importante è il club. Si può parlare di tante cose, ma il club è sopra tutto. Il Milan è una grande società e resta la cosa più importante. Ho sbagliato a dire quella cosa, si dice che non vado d’accordo con la dirigenza, ma la cosa fondamentale è il bene del club”. Sulla possibilità di arrivare terzi a fine stagione:Terzo posto ancora possibile? Quando si perde un derby qualcosa rimane, ma noi adesso non abbiamo il tempo per pensare a queste cose. Dobbiamo pensare solo a vincere domani, non pensiamo alle altre squadre in lotta con noi. Pensiamo solo a casa nostra, poi vediamo cosa succederà”. Sul caso rientrato Biglia-Kessié:Vi sorprendete che Biglia si è seduto di fianco a Kessié dopo la sostituzione? Non è un segnale, dopo il ritorno dalla nazionale ha abbracciato Lucas davanti a tutti. Hanno avuto una discussione, hanno sbagliato a farlo davanti a tutti, ma non c’è nessun problema adesso. Ha fatto qualcosa che ci ha fatto rimanere male, ma non c’è nessuna punizione. Sa di aver sbagliato, ci siamo rimasti male ma non ha giocato per i pochi allenamenti post Nazionale”. Sul metodo utilizzato per rianimare il gruppo dopo due sconfitte:Io vivo meglio le sconfitte che le vittorie. Quando vedo i giocatori che si deprimono, non rompo loro le scatole. A me piace analizzare e stare vicino ai miei ragazzi. Io li lascio tranquilli, se reagiscono così è perchè ci tengono. Non si possono fare paragoni con il passato quando c’erano giocatori diversi”. Sulle parole del presidente Scaroni:Perdere mi brucia sempre. Lui ha parlato degli ultimi anni, non di questo ultimo periodo. Arriviamo da due sconfitte, ma c’è la consapevolezza e il dovere di fare meglio. Speriamo che domani possa arrivare questa benedetta vittoria”.
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