La situazione con tra gli ultràs delle tifoserie strisciate e le suddette società è da intendersi come realmente delicata. Da qualche settimana, dopo una lunga serie di indagini relative alle infiltrazioni mafiose in determinati ambienti e dopo l'inizio dei primi procedimenti giudiziari per determinare le reali responsabilità di Inter e Milan, iniziano anche ad emergere alcune dichiarazioni pubbliche tutt'altro che rosee.

Anche Luciano Spalletti, rispondendo in sede di conferenza stampa in merito a quella che era stata la sua avventura con la maglia dell'Inter nel biennio 2017-2018, ha avuto modo di dire la sua riguardo a quanto successo in quegli anni. 

Le sue dichiarazioni sono state però tutt'altro che eleganti e hanno il retrogusto di frecciata nei confronti di un collega, Simone Inzaghi, che secondo il tecnico di Certaldo potrebbe non aver fatto determinate cose nei confronti di certe dinamiche extra-calcistiche.

L'antefatto tra Inzaghi e gli ultràs, anche se il tecnico non è indagato

Nelle ultime settimane, erano emerse delle intercettazioni che scoperchiavano il vaso di Pandora su alcuni tentativi di favori tra i tifosi ultras e Simone Inzaghi, con la prima fazione che avrebbe chiesto al tecnico piacentino di avere delle concessioni per i tagliandi per la finale di Champions League contro il Manchester City, nonché addirittura alcune “pressioni” relative ai cambiamenti tattici da fare.

Un'intercettazione che ha effettivamente del clamoroso, ma occorre precisare come in questo momento Simone Inzaghi non sia da ritenersi indagato, in quanto la deposizione da parte del tecnico nerazzurra è stata ritenuta più che sufficiente dagli inquirenti degli investigatori della polizia.

La stessa società nerazzurra non si è ritenuta preoccupata, in quanto si ritiene ben consapevole di essere la parte lesa di questa faccenda. Ciò non ha però impedito a Luciano Spalletti di dire la sua in merito a quanto ha vissuto durante la sua breve ma intensa avventura da allenatore dell'Inter.

Simone Inzaghi
Simone Inzaghi Inter

Le dichiarazioni di Spalletti tutt'altro che eleganti

Le parole di Luciano Spalletti sono da intendersi al vetriolo, e risultano delle frecciate indirette nei confronti di chi, a differenza sua, non ha saputo “riattaccare” la cornetta quando si iniziava a parlare di determinati argomenti controversi durante le chiamate incriminate.

Parole pesanti, che sicuramente non sono state percepite positivamente da quella stessa dirigenza dell'Inter che si sarà sentita chiamata in causa e che sicuramente prenderà le difese del proprio tecnico.  

Io posso raccontare quello che ho vissuto a Milano e non mi sono mai trovato a che fare con queste situazioni. Anzi, non mi è nemmeno mai successo durante tutta la carriera che qualcuno mi abbia telefonato per certe cose. E per questo l’ho trovata una cosa molto nuova, che mi ha sorpreso. Non lo so quali siano stati i rapporti precedenti, se uno non lo conosci penso sia difficile poter scambiarci delle parole. Io rispondo a tutti, anche a quelli che non conosco, però poi so riattaccare e so continuare la conversazione con chi mi telefona.

Ad oggi non ci sono state chiamate chiarificatrici tra le due parti, mentre rimane lo stupore all'interno dell'ambiente nerazzurro per delle dichiarazioni totalmente inaspettate con certi toni da parte del c.t. azzurro.

Luciano Spalletti
Spalletti Italia
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