Antoine Vayer (Fonte: Facebook)

Antoine Vayer, il cacciatore di doping ha utilizzato l'hastag #Pogastrong per riassumere la vittoria dello sloveno al Tour de France, dominato dalla prima all'ultima tappa.

Il francese, che da tempo sta dedicando la sua vita per la lotta contro il doping, ha creato anche un sito che parla del doping nel ciclismo (cyclisme-dopage.com) contenente le pubblicazioni del team “WattTheFuck” che analizza le prestazioni dei ciclisti e ne verifica l'attendibilità. 

In quest'ultima edizione della Grande Boucle, ha studiato tutte le squadre partecipanti dove ha assegnato un indice di fiducia per quanto riguarda l'attendibilità delle prestazioni con la scala dei valori da 1 a 20: alla fine delle tre settimane, la Uae Team Emirates, la squadra di Pogacar, ha avuto l’indice di fiducia più basso, ovvero 2.

Vayer, intervistato dal quotidiano tedesco !Süddeutsche Zeitung", ha avuto parole di fuoco contro lo sloveno, affermando che la vittoria del Tour de France, gli ricorda quella di Armostrong del 1999, spiegando anche come assumere sostanze proibite senza essere scoperto. Di seguito riportiamo le sue parole a riguardo.

Antoine Vayer, le sue parole

POGACAR: "Pogacar batte record che sono rimasti intoccabili per quasi 20 anni. L’anno scorso è stato più veloce su quattro montagne di chiunque altro nella storia del Tour. Ha valori in watt che non sono stati raggiunti nel ciclismo per 15 anni. E questo è solo il lato sportivo. Ci sono altri punti che mi ricordano Armstrong. Pogacar si difende in conferenza stampa come Armstrong. Il texano diceva che era il ciclista più testato al mondo, lo sloveno ha detto la stessa identica cosa. Guarda i suoi attacchi, guarda come si allontana apparentemente senza sforzo. Pogacar domina un gruppo che non riesce a stargli dietro. Era esattamente lo stesso nel 1999".

PERMORMANCE: "Ad un certo punto la performance non si spiega più con il patrimonio genetico, non più con i metodi di allenamento e nemmeno più con il materiale tecnico. Ci sono limiti posti dal corpo umano che nessuno di noi può superare anche con le migliori capacità". Se un atleta esprime tra 411 e 429 watt in salita è “sospetto”, tra 430 e 449 è “miracoloso”. Se va in media a più di 450 watt su una montagna è un “mutante".

ANTIDOPING: "I controlli antidoping non funzionano, il passaporto biologico non funziona. Se fossi un atleta, saprei esattamente come drogarmi. Per prima cosa prenderei fluorocarburi (in breve: PFC) o emoglobine sintetiche in modo che l’ossigeno venisse trasportato meglio nel corpo. In questo modo potrei essere controllato dieci volte al giorno e non dovrei preoccuparmi perché i test diventano positivi solo se ci sono cambiamenti nei globuli rossi e non nell’emoglobina. Anche le trasfusioni di sangue non vengono ancora rilevate, sebbene esistano soluzioni scientifiche per farlo. Ma le autorità di vigilanza non vogliono investire abbastanza denaro per stare al passo con i tempi. Non vanno bene e quindi non troveranno nulla".

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