Bosco duro: “Juventus? Procura spende come per Mafia o Terrorismo. Anche altri devono pagare”
Il giornalista e tifoso della Juventus, è stato intervistato da Tutto Juve
Andrea Bosco, giornalista e tifoso della Juventus, è stato intervistato da Tutto Juve e ha parlato della situazione difficile che sta vivendo la squadra bianconera. Ecco un estratto delle sue parole:
“Mi risulta che John Elkann abbia ingaggiato qualche decina tra avvocati e consulenti per approntare una difesa dell'operato Juve. Il comunicato rilasciato dalla società è tanto formale nei toni quanto durissimo nel contenuto. Vedremo se la richiesta di spostare il processo da Torino a Milano (o a Roma) fatta dalla Juventus verrà accettata. Un atto di evidente sfiducia nei confronti di una procura che ha dispiegato mezzi, uomini, tecnologia, denaro dei contribuenti in modo massiccio e per quasi due anni. Come si fa per e inchieste di Mafia o di Terrorismo".
Bosco ha poi fatto alcune osservazioni molto importanti: “Attenzione perché la Juve è quotata in Borsa. Facciamo che qualcuno farebbe meglio a stivare in banca, per prudenza, qualche soldino. Perché poi alla fine è sempre una questione di soldi. E' come al poker: gioco di “rilanci“. Il resto sono chiacchiere. Scendere dalla branda: nella mia Laguna dicono “schei“. Il motore che fa girare il mondo".
"Vedremo come finirà l'inchiesta della Procura di Torino. Chi sbaglia deve pagare. Ma tutti dovranno pagare, se hanno sbagliato. Anche quelli che secondo Carlo Nordio hanno contribuito a questa porcheria di diffusione arbitraria. Non parlava dell'inchiesta Prisma. Ma ha reso l'idea"