Stadio Granillo di Reggio Calabria (ph.social)

 

Niente da fare. L'ex difensore del Milan, Adil Rami, non tornerà in Italia tra le fila della Reggina. Sembrava tutto pronto per il ritorno in Italia - seppur in Serie B - da parte del colosso transalpino, ma l'affare ha subito delle brusche frenate fino a non concretizzarsi. Il ds della Reggina, Massimo Taibi, ha parlato ai microfoni di Reggina Tv a riguardo, rilasciando le seguenti dichiarazioni:

"Avevamo raggiunto l’accordo con agenti e giocatore. Avevamo organizzato in maniera perfetta il suo arrivo affinché fosse presentato alla grande, avevamo i biglietti per il suo arrivo. Ieri sera mi ha chiamato il suo procuratore, avvertendomi che il calciatore non poteva essere qui in giornata. Avevamo programmato anche le visite mediche. Non ci è sembrato un corretto comportamento e soprattutto lineare.

Siamo stati al telefono fino alle 4 di mattina con agente e intermediario per cercare una soluzione, ma noi non inseghuiamo nessuno, quindi ho interrotto la trattativa. Non c'è stato rispetto verso di noi, la squadra e la città. Non muore nessuno, cercheremo altro. Abbiamo perso due mesi, ma era in preventivo che qualcosa potesse andare male. Vogliamo gente motivata che vuole venire a giocare da noi".

 

Rami ha voluto rispondere diplomaticamente al ds della Reggina tramite Instagram:

"Ho parlato con il presidente e mi è piaciuto molto. Con molto rispetto ho chiesto tempo per pensare. Non ho mancato di rispetto a nessuno, ho chiesto solo un po' di tempo. Ero rientrato a Parigi e ancora avevo fatto un solo allenamento. Ho chiesto di aspettare, poi sarei arrivato. Ma questo è il mercato lo sappiamo, ho altre offerte e adesso valuterò".

Domenech e l’attacco all’Italia: “Allenatori italiani grandi tattici? Una leggenda"
Pubblico e stadi, Malagò: "Solo abbonati allo stadio? Può essere una soluzione"

💬 Commenti