Rocchi in ombra, buona la direzione di Pairetto. A Chiffi manca il coraggio!
Nella 17^ giornata di A, fila tutto liscio e il Var stavolta non è protagonista. Analizzate le gare di recupero e Supercoppa. Rocchi in ombra, bene Pairetto
Recupero 7^ GiornataBRESCIA - SASSUOLO (0-2): Arbitro Di Bello di Brindisi (Mondin - Rocca), IV° Chiffi, VAR: Nasca, AVAR: Paganessi.
Dopo le splendide vittorie contro Spal e Lecce, il Brescia cade al Rigamonti contro un Sassuolo ben messo in campo dal tecnico bresciano De Zerbi, reduce da 3 pareggi importanti ottenuti con squadre blasonate. Con questo successo gli emiliani si portano in una zona più tranquilla in classifica.
Di Bello, coadiuvato ottimamente dai suoi collaboratori, dirige bene.
40’: annullata una rete a Balotelli che su un tiro-cross di Bisoli si trova di poco al di là della linea dell’offside, vede bene Rocca che giustamente alza la bandierina e il VAR conferma la decisione dell’assistente.
Supercoppa Italiana
JUVENTUS - LAZIO (1-3): Arbitro Calvarese di Teramo (Costanzo - Peretti), IV° Maresca, VAR: Mazzoleni, AVAR: Giacomelli, RIS: Alassio.
Dopo poche settimane, si ripete la sfida tra bianconeri e laziali. All’Olimpico di Roma e a Riyad per la finale della Supercoppa Italiana stesso epilogo 3 a 1 per i romani di Inzaghi, un motivo ci sarà? Si, la Lazio è compatta, ognuno ha un ruolo ben preciso in campo a cominciare da Luis Alberto, un metronomo del centrocampo, Lucas Leiva il brasiliano da attitudini difensive e centrocampiste, presente ovunque nel terreno di gioco, per finire con l’intramontabile capitan Lulic. Il bosniaco non finisce mai di sorprenderci. Meritata vittoria.
Non si discute la corazzata bianconera, società e rosa di primo ordine, campioni in ogni reparto per non parlare del tridente d’attacco, ma…al tridente chi deve servire le palle potenziali per far male? E’ una squadra che si affida molto sui singoli ma da soli non si va avanti e per favore smettiamola una volta per tutte di parlare di “gioco alla Sarri”. Chi lo ha visto?
Ha diretto Calvarese di Teramo ben coadiuvato dagli assistenti in campo, ma mal assistito da Mazzoleni e Giacomelli in sala VAR. Perché?
8’: Luis Alberto al limite dell’area juventina calcia in porta, lo contrasta il francese Matuidi che colpisce nettamente l’arto inferiore destro dello spagnolo in modo violento e sconsiderato, un pericoloso piede a martello che costringe i sanitari laziali ad entrare sul terreno di gioco per le cure del caso. Il fischietto teramano è in posizione ottimale, ammonisce il campione del mondo francese, evidentemente non percepisce il gravissimo episodio ma quello che è allucinante è il MANCATO INTERVENTO VAR. Signori, il cartellino in questo caso ha un solo colore: il ROSSO!! Lo stesso Calvarese riprende il gioco con un calcio di rinvio ma il pallone non era ancora uscito dalle linee perimetrali, pertanto, manca un calcio di punizione diretto dal limite alla Lazio.
Alla fine diciamo che è stato fortunato per come è finita la gara, perché in caso contrario…apriti cielo!!
Apro una breve parentesi sul titolo della 16^ giornata del VAR GONFIATO: “Inspiegabile il recupero assegnato da Maresca a Cagliari”, per chi non l’avesse intuito, la mia è stata una provocazione a quella che ormai è diventata una consuetudine in ogni gara di serie A per recuperare le interruzioni VAR, per le sostituzioni, per il gioco ostruzionistico, per tanti altri episodi, recupero previsto dal regolamento e se tanto mi da tanto. Ebbene, a Cagliari c’erano da recuperare almeno 11’ ma alla fine sono stati quasi 8. Questo lo puoi fare senza problemi nella massima serie per motivi legati alla professionalità dei dirigenti, calciatori, dati anche dalla fondamentale sicurezza, ma tutto questo non accade e non potrà mai accadere nei campi cosiddetti minori nei quali se ne vedono di tutti i colori e mai ho visto recuperi eccessivi, tranne per seri casi, manca la cosa essenziale: la cultura sportiva in primis, a cominciare dal settore giovanile, causa principale i “genitori” e la sicurezza, salvaguardare l’incolumità fisica dei ragazzi che scendono in campo con grande abnegazione. In serie A è tutto più facile, ma proprio tutto, ve lo posso garantire.
Cari lettori, colgo l’occasione per augurarvi un sereno Natale insieme ai vostri cari e che il 2020 porti tanta sportività e salute. Auguri.
17^ Giornata di AndataSAMPDORIA - JUVENTUS (1-2): Arbitro Rocchi di Firenze (Ranghetti - Cecconi), IV° Giua, VAR: Banti, AVAR: Lo Cicero.
Due gol capolavoro, una magia dell’Joya Dybala e uno stacco imperioso di CR7, consentono ai bianconeri di vincere a Marassi e di mantenere la testa della classifica. I liguri non hanno demeritato, ma la differenza la fanno i fuoriclasse juventini.
Un plauso all’intramontabile Gigi Buffon che, con questa gara, ha raggiunto Maldini a quote 647 presenze in A che sicuramente supererà.
Rimanendo in tema di presenze in A, Rocchi di Firenze ha raggiunto quota 255, ma non è stata una delle sue migliori prestazioni. Non è stato l’arbitro che conosciamo, capita. E’ sembrato un tantino “nervoso” in diverse circostanze a cominciare dal 2° minuto e 30 secondi dall’inizio della contesa.
Demiral perde palla quasi sulla linea mediana sul pressing del difensore doriano Murru, quest’ultimo, in possesso di palla, viene inseguito dal difensore bianconero. Il sardo entra in area nei pressi del vertice ma viene spinto da tergo vistosamente dal giocatore turco. Rocchi è lì e non ravvede nessuna infrazione, lo stesso Banti al VAR. Personalmente ho seri dubbi e non comprendo il perché del mancato intervento. La vicinanza all’azione e il carisma del fiorentino mette tutti d’accordo facendo proseguire.
Anche il secondo giallo al giocatore blucerchiato Caprari è sembrato eccessivo per un contatto al quanto veniale con Demiral, Rocchi decide per la doppia ammonizione con la conseguente espulsione al 2’ di recupero oltre il 90°.
FIORENTINA - ROMA (1-4): Arbitro Orsato di Schio (Tegoni – Del Giovane), IV° Manganiello, VAR: Aureliano, AVAR: Schenone.
Ennesima sconfitta dei viola, che questa volta costa cara a Montella, è stato lui il problema della Fiorentina? Vedremo.
Roma dirompente in qualsiasi zona del rettangolo di gioco, domina una gara nella quale Orsato dirige come suo solito, bene.
UDINESE - CAGLIARI (2-1): Arbitro Piccinini di Forlì (Galetto - Prenna), IV° Serra, VAR: Nasca, AVAR: Di Vuolo.
Cagliari alla seconda sconfitta consecutiva. Dopo aver perso con la Lazio alla Sardegna Arena, cade in casa dell’Udinese. Quest’ultima disputa forse la sua migliore partita del campionato. Non ci sono episodi da rilevare e Piccinini dirige senza problemi.
INTER - GENOA (4-0): Arbitro Pairetto di Nichelino (Colarossi - Gori), IV° Abbattista, VAR: Di Bello, AVAR: De Meo.
Meno male!! Dico meno male per la vittoria dei nerazzurri, troppo netto il divario, ma come sappiamo il pallone si dice che è rotondo e a volte crea sorprese.
Dopo le assurde polemiche in settimana di alcuni “sportivi” in merito alla designazione di Pairetto, tutto è bene quel che finisce bene. Conosciamo le qualità tecniche del direttore di gara, a me e come a tanti non piace assolutamente, ma ieri è cambiato l’approccio con i calciatori in occasione dei richiami verbali e anche nel corso delle ammonizioni, meno irruento. Ovviamente parliamo di una gara di terza fascia e in campo è stato tutto facile.
Inter che agguanta la testa della classifica in comproprietà con la Signora, mentre il Genoa occupa l’ultimo posto in classifica.
Nulla da evidenziare anche in occasione del netto calcio di rigore per i milanesi.
TORINO - SPAL (1-2): Arbitro Fabbri di Ravenna (Di Iorio - Scatragli), IV° Sacchi, VAR: Massa, AVAR: Longo.
Prima vittoria esterna in campionato dei ferraresi. Tre punti importanti per la deficitaria classifica, lasciano l’ultimo posto al Genoa, ma sono ancora a rischio retrocessione. Torino che va a corrente alternata in questa stagione, non riesce a trovare continuità come lo stesso internazionale Fabbri, ma in questa gara ha visto bene per quanto riguarda l’espulsione del granata Bremer per doppia ammonizione. Sacrosante entrambe.
ATALANTA - MILAN (5-0): Arbitro La Penna di Roma 1 (Meli - Fiorito), IV° Mariani, VAR: Irrati, AVAR: Di Paolo.
Al Gewiss Stadium di Bergamo non c’è stata assolutamente storia, la vera storia o leggenda, sono i ragazzi della Dea con il loro tecnico Gasperini che da 4 anni fanno sognare non solo i tifosi nerazzurri, ma chi ama il calcio.
Milan frastornato, assente fin dall’inizio della contesa, tracollo senza attenuanti.
La Penna, sotto gli occhi attenti di Rizzoli, dirige una buona gara anche in occasione del contatto al 36’ tra Gomez e Musacchio, quest’ultimo con il gomito alto colpisce l’argentino ma non è violento. L’arbitro correttamente lo ammonisce.LECCE - BOLOGNA (2-3): Arbitro Abisso di Palermo (Carbone - Baccini), IV° Baroni, VAR: Pasqua, AVAR: Preti.
Tre punti d’oro per i felsinei, ma quanta sofferenza nei minuti di recupero.
I bolognesi potevano chiudere già nel primo tempo la contesa, ma hanno sprecato almeno 4 o 5 occasioni con la partecipazione del portiere leccese Gabriel che para fino a quando è possibile.
I salentini in questa gara sono apparsi decisamente stanchi, ma nel finale, sotto di 3 reti, mancava poco che realizzassero l’ennesimo miracolo.
Abisso continua nelle sue prestazioni positive e anche oggi è stato quasi perfetto.
PARMA - BRESCIA (1-1): Arbitro Fourneau di Roma 1 (Bindoni - Valeriani), IV° Ros, VAR: Guida, AVAR: Tolfo.
Vittoria sfumata dei bresciani nei minuti di recupero, ma è sempre un punto che fa classifica. Ducali che hanno qualche problema a trovare i ritmi giusti in campo, ma alla fine agguantano in extremis un buon pareggio.
Fourneau dirige senza problemi una gara priva di episodi da evidenziare.
SASSUOLO - NAPOLI (1-2): Arbitro Chiffi di Padova (Liberti - Bresmes), IV° Dionisi, VAR: Valeri, AVAR: Vivenzi.
Gattuso riesce a trovare il regalo sotto l’albero di Natale ed esce dal Mapei Stadium con una vittoria al quanto sofferta.
Sassuolo che inizia bene e si porta in vantaggio, ma cede l’intera posta ai partenopei.
Un appuntino sul direttore di gara veneto: io sarò poco diplomatico, come sempre, ma Chiffi sinceramente non mi piace. Ovviamente non come persona sia chiaro, ma come arbitro. Per me un direttore di gara che non ha coraggio, non può scendere in campo. Anche ieri, al 48’, lui in posizione ottimale per poter prendere una decisione lascia correre un evidente fallo in area emiliana.
Calcio d’angolo dalla destra di Pegolo, il pallone termina al centro dell’area di porta, Hysaj cerca di elevarsi per colpire la sfera ma Locatelli platealmente abbraccia e strattona il napoletano, Chiffi fa proseguire e inspiegabilmente fa lo stesso il VAR Valeri. E’ un calcio di rigore sacrosanto per il Napoli.
Al 79’ viene annullata una rete agli azzurri con Callejon che mette in rete un tiro di Mertens dopo la respinta dal portiere emiliano. Per poco, visto che c’è il VAR, la rete viene giustamente non convalidata.
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