Dove gioca adesso Hachim Mastour? Dopo il Milan una caduta costante, ora tenta la risalita
Un talento cristallino mai sbocciato, probabilmente schiacciato dalla pressione. Il giovane marocchino vuole però risalire la china
Era il 2012 quando un ragazzino di soli quattordici anni veniva tesserato da Adriano Galliani per il suo Milan, riuscendo a strapparlo alla corte di mezza Europa. Nato a Reggio Emilia da genitori marocchini, Hachim Mastour era un vero e proprio bimbo prodigio, una stella che sembrava destinata a illuminare le notti più magiche nel mondo del calcio. Poi però il buio. Di mollare però non ci ha mai pensato e ora, tenta un'altra volta di spiccare il volo nella sua carriera.
Il tracollo di Mastour dopo la fine del contratto al Milan
Il sogno di Hachim di diventare una stella dei Rossoneri si infrange nel 2018 con la scadenza del suo contratto: zero presenze nella squadra maggiore e tanti interrogativi. Il classe ‘98 approda così a parametro zero in una squadra greca, il Lamia, ma l'esperienza si rivela un ulteriore fallimento e le parti arrivano alla risoluzione anticipata dell'accordo. Nemmeno la firma di un triennale con la Reggina in Serie C, dalla quale poi nel 2021 andò in prestito al Carpi, riuscirono a farlo sbocciare. Eppure qualcosa di speciale il ragazzo lo aveva. Le sue movenze e la sua qualità palla al piede avevano entusiasmato scouting di tutto il mondo, come potevano essersi tutti sbagliati? A 23 anni Mastour si è ritrovato poi senza squadra, ma ha avuto la capacità e la forza d'animo di rimettersi in gioco, ripartendo dalla Serie B del calcio marocchino. Quest'estate il classe '98 è stato poi tesserato per una squadra della massima serie dello stesso campionato, dove gioca per i colori dell'Union Touarga Sport, club di Rabat. Pur non essendo il palcoscenico più prestigioso a livello calcistico, il ragazzo va elogiato quanto meno per forza mentale e abnegazione. Perché sappiamo tutti che il mondo del Pallone può dare molto, ma può anche prendersi altrettanto. All'età ancora giovane di 25 anni, Hachim Mastour può ancora provare a prendersi la sua rivincita.
Una gestione dannosa per la carriera di Hachim
Quando a volerti è il Milan di Berlusconi e Galliani e l'intero mondo calcistico mette gli occhi su di te, rimanere fuori dal centro mediatico non deve essere proprio facile. E per un ragazzo appena adolescente, crescere con un certo livello di pressione non è stato sicuramente semplice. Qualcuno può obiettare che tanti sono riusciti a farlo o che averla è un privilegio per pochi. Tutto non confutabile. Altrettanto vero però, che non tutti hanno le spalle grosse per sopportare alcune responsabilità, ma soprattutto per convivere con le critiche che hanno accompagnato il baby prodigio, fin dai suoi primi momenti difficili vissuti a Milanello. Gli stessi social che lo hanno messo sotto la luce più brillante, lo hanno poi rinchiuso in una stanza buia e francobollato come “scarsissimo”. La sua discesa è stata ancora più rapida della già veloce salita alla ribalta. La storia non si cambia e indietro non si torna, ma da questo caso si può capire come i ragazzi vadano lasciati crescere lontani da un mondo tanto bello quanto infimo. Non lo sapremo mai, ma cosa sarebbe potuto diventare Hachim Mastour con una gestione diversa?