Buona direzione di Pairetto e Giua. A Bologna ottimo esordio di Ayroldi, giusta l’espulsione di Bani
Nella ventesima giornata di serie A, buone le direzione di Pasqua, Pairetto e Giua. Esordio positivo del figlio d’arte Giovanni Ayroldi a BolognaUn solo perché prima di analizzare la 20^ giornata di serie A. Era il 10 giugno del 1968, Stadio Olimpico di Roma, viene ripetuta la finale del Campionato Europeo tra Italia e Jugoslavia a due giorni dalla prima finale che finì 1 a 1 dopo i tempi supplementari, allora non si tiravano i calci di rigore. Tra le file azzurre giocava un siciliano nato a Catania soprannominato il “Pelè Bianco” per il colore scuro della sua pelle e nella finale ripetuta realizzò la seconda rete con un gesto tecnico meraviglioso: stoppa il pallone al volo dal limite dell’area slava e prima che questo tocchi terra lo colpisce con il collo del piede destro battendo l’estremo difensore jugoslavo. Era il 31’ e dopo l’1 a 0 di Riva al 12’, questa rete mise al sicuro il risultato sconfiggendo gli avversari e consegnando all’Italia la prima e unica Coppa Europa che il compianto Facchetti alzò sopra il cielo di Roma. Lui è Pietro Anastasi che ci ha lasciato il 17 gennaio scorso a causa della sclerosi laterale amiotrofica. Un gran bel calciatore e soprattutto un signore dentro e fuori dal campo e il mio perché è: “forse perché era un signore non si è tenuto un minuto di raccoglimento sui campi di calcio per omaggiarlo?” Solo Juventus e Inter hanno ricordato il signor Anastasi, perché ha indossato le rispettive maglie, ma la FIGC dov’era? Perdonatemi, ma è stata una vergogna. Grazie Pietro per quello che ci hai fatto vivere con i tuoi gesti calcistici, addio Gran Signore.
LAZIO – SAMPDORIA (5-1): Arbitro Chiffi di Padova (Vivenzi – Lo Cicero), IV° Sacchi, VAR: Manganiello, AVAR: Costanzo.
Lazio dei record, 11^ vittoria consecutiva.
Non c’è storia all’Olimpico, l’Aquila biancoceleste non da scampo ai liguri, nettamente superiore in ogni zona del campo con Immobile sempre più trascinatore e capocannoniere del campionato italiano; 23 reti su 19 gare sono veramente tante e anche in Europa è il leader.
Sampdoria in affanno sin dai primi minuti di gioco. La squadra blucerchiata non riesce a contenere lo strapotere laziale.
15’: invece non c’è nulla da ribadire sul 1° rigore per la Lazio. Sul cross di Lazzari, il pallone viene intercettato da Murru in area ligure, prima con il braccio destro e dopo il rimbalzo col braccio sinistro. L’arto sinistro è troppo largo rispetto al corpo e Chiffi vede bene. Immobile dal dischetto batte Audero.
Chiffi ha una gara semplice da dirigere, ma al 62’ vanno in bambola, sia il VAR Manganiello che invita all’on field review l’arbitro padovano, sia quest’ultimo che dopo un lungo silent check, va personalmente a rivedere l’azione e decreta il secondo calcio di rigore per i laziali realizzato da Immobile. Luis Alberto calcia da dentro l’area sampdoriana, gli si oppone Colley in scivolata, il pallone termina sul braccio che è appoggiato a terra per via della dinamica Chiffi opta per il penalty e addirittura ammonisce il difensore. Per quanto mi riguarda rigore inesistente e ammonizione assurda.
74’: niente da dire sulla giusta espulsione del difensore tedesco Chabot per fallo su Adekanye lanciato verso la porta.
SASSUOLO - TORINO (2-1): Arbitro Massa di Imperia (Alassio - Capaldo), IV° Volpi, VAR: Nasca, AVAR: Meli.
Si ferma momentaneamente a Reggio Emilia la corsa del Torino per la conquista di un posto in l’Europa e nonostante il vantaggio, trova un Sassuolo determinato che vince meritatamente la contesa. Tre punti che fanno morale agli emiliani che si allontanano dalla zona calda.
Massa sta ritornando ad essere l’arbitro che conoscevamo, vede bene, grazie anche al suo assistente Alassio al 31’, annullando la rete di Izzo sul cross di un compagno. Il pallone era uscito dalla linea di fondo campo.NAPOLI - FIORENTINA (0-2): Arbitro Pasqua di Tivoli (Paganessi - Colarossi), IV° Abisso, VAR: Fabbri, AVAR: Bindoni.
Cominciamo dal direttore di gara di Tivoli, buona la sua prestazione.
Quarta sconfitta di Gattuso con gli azzurri e il bel Napoli non esiste più, ennesima debacle in casa, calciatori che non si ritrovano, gioco che non esiste, società quasi allo sbando e infine tifosi che non accettano tutto questo disertando il San Paolo.
Fiorentina invece che ritrova grinta e determinazione e lo abbiamo visto contro l’Atalanta in Coppa Italia, Iachini sta lavorando bene e continua a migliorare i tasselli in campo.
Non ci sono episodi da rilevare, le decisioni degli arbitri sono corrette, a cominciare del fallo di mano (involontario) di Allan al 17’ in area di rigore partenopea che Pasqua, dopo averlo rivisto, fa correttamente continuare e alla rete annullata ai viola con Cutrone in netto offside al 31’.
MILAN - UDINESE (3-2): Arbitro Pairetto di Nichelino (De Meo - Santoro), IV° Prontera, VAR: Calvarese, AVAR: Di Iorio.
Finalmente una buona direzione di gara di Pairetto, speriamo per il prosieguo della stagione.
A San Siro si è assistito ad una gara bellissima, con due squadre che hanno dato battaglia fino alla fine e solo all’ultimo minuto di recupero il Milan trova i 3 punti, ma l’Udinese ha sprecato tanto, troppo, soprattutto con Lasagna e trovato Donnaruma in giornata, nonostante l’uscita maldestra fuori area al 6’, che ha consentito ai friulani di portarsi in vantaggio sullo 0 a 1. In questa occasione bravo Pairetto che nonostante la segnalazione da parte di De Meo per il fallo di Donnaruma su Lasagna, fa giustamente continuare per il vantaggio.
Nulla da segnalare.
BOLOGNA – HELLAS VERONA (1-1): Arbitro Ayroldi di Molfetta (Del Giovane - Tolfo), IV° Mariani, VAR: Mazzoleni, AVAR: Di Paolo.
Finisce come l’andata la contesa al Dall’Ara, con i padroni di casa che si fanno rimontare da un’ottima Hellas.
Gara vibrante e ben diretta dall’esordiente Giovanni Ayroldi della sezione di Molfetta, figlio di Stefano, ex assistente internazionale e nipote di Nicola ex arbitro di serie A e oggi CRA Pugliese. Ottimo esordio del molfettese e se il buongiorno si vede dal mattino….
Una sola pecca, diciamo di precipitazione, al 47’ per l’esordiente: lancio lungo dalla trequarti veronese per Santander che si precipita verso l’area di rigore scaligera contrastato da Dawidowicz. Il paraguaiano cerca di superare il polacco, il pallone colpisce il petto del difensore ma il direttore di gara senza esitazioni decreta il penalty e l’espulsione del polacco. Mazzoleni al VAR richiama Ayroldi che immediatamente, dopo il veloce on field review, si ravvede della sua decisione annullando il tutto giustamente.
67’: il Bologna resta in dieci uomini per l’espulsione di Bani causa doppia ammonizione, Ayroldi lo “grazia” con il secondo giallo, perché il fallo avrebbe meritato un colore ben diverso per il brutto intervento su Zaccagni. Imprudente e pericolosa l’entrata dell’ex Chievo.
BRESCIA - CAGLIARI (2-2): Arbitro Giua di Olbia (Passeri - Caliari), IV° Baroni, VAR: Banti, AVAR: Mondin.
Partita tirata e importantissima tra Brescia e Cagliari al Rigamonti. Lombardi per uscire dalle sabbie mobili della terzultima posizione, sardi per dimenticare il periodo negativo di 4 sconfitte consecutive e dopo una gara combattuta finisce in parità con i portieri protagonisti.
Giua, nonostante trovi il Cagliari nella sua strada, dirige bene e senza indecisioni. Bravo al 67’ a decretare il calcio di rigore ai sardi per fallo ingenuo di Tonali su Simeone: l’argentino ruba palla al bresciano e quest’ultimo lo atterra. Realizza dagli undici metri Joao Pedro.
Dura 8 minuti la gara di Balotelli, dopo aver sostituito Donnaruma. All’81’ Giua lo ammonisce giustamente per un’entrata pericolosa su Pisacane all’altezza del centrocampo, il centravanti protesta con il direttore di gara mandandolo a quel paese per ben 2 volte. Giua lo espelle.LECCE - INTER (1-1): Arbitro Giacomelli di Trieste (Liberti – Bottegoni), IV° Marini, VAR: Guida, AVAR: Fiorito.
Il Lecce trova punti con le grandi. Qualche mese fa la Juve, adesso è toccato all’Inter, quest’ultima dopo un buon primo tempo scende in campo nel secondo sotto tono nonostante il vantaggio realizzato da Bastoni, ma che il Lecce recupera dopo meno di 5’ con Mancosu. I salentini ben messi in campo, non lasciano respiro al centrocampo nerazzurro e trovano un buon pareggio.
L’arbitro triestino non attraversa un buon periodo di forma e ha bisogno della tecnologia per meglio giudicare alcuni episodi anche di facile lettura.
21’: ammonito Donati per fallo su Barella. Non occorreva l’invito all’on field review da parte di Guida. Era chiaro che il fallo c’era tutto, ma il giallo va bene.
3’ di recupero nel primo tempo: cross in area nerazzurra, Babacar colpisce di testa e la sfera viene intercettato dal braccio destro di Sensi, Giacomelli fischia il penalty. Guida lo richiama e alla revisione dell’episodio, l’arbitro revoca il calcio di rigore che effettivamente non c’è. Sensi ha il braccio attaccato al corpo.
GENOA - ROMA (1-3): Arbitro Maresca di Napoli (Longo - Valeriani), IV° Piccinini, VAR: Rocchi, AVAR: Cecconi.
Continua la splendida stagione di Maresca e a Marassi dirige Genoa-Roma con sicurezza.
La Roma porta a casa 3 punti meritati senza problemi, mentre il Genoa ha trovato sulla sua strada l’estremo difensore giallorosso che con alcuni interventi strepitosi, ha negato l’eventuale pareggio. Sull’1 a 2, una mezza papera di Perin mette la Lupa in condizioni di realizzare la terza rete e chiudere la contesa.
Nulla da evidenziare.
JUVENTUS - PARMA (2-1): Arbitro Di Bello di Brindisi (Schenone - Vecchi), IV° Ghersini, VAR: Valeri, AVAR: Tegoni.
La Juventus allunga in classifica generale ma quanta fatica per far sua la gara nonostante un Ronaldo in giornata. Parma determinato e pericoloso nei contropiedi. I ragazzi di D’Aversa escono a testa alta dall’Allianz Arena di Torino.
Di Bello dirige senza problemi, ben coadiuvato dai suoi collaboratori e non ci sono episodi da analizzare.
ATALANTA – SPAL (1-2): Arbitro La Penna di Roma 1 (Imperiale - Villa), IV° Aureliano, VAR: Doveri, AVAR: Ranghetti.
Colpo grosso della Spal, cade l’imbattibilità del Gewiss Stadium di Bergamo. I ferraresi hanno meritato i 3 punti contro un’Atalanta sotto tono nonostante avesse trovato l’iniziale vantaggio con Ilicic. Gli spallini tuttavia ribaltano grazie alle reti dell’ex Petagna e di Valoti, bravo a chiudere la contesa con un gran bel gol.
Con questa vittoria la squadra si Semplici lascia il fondo della classifica al Genoa, ma c’è ancora tanto da lavorare per sperare nella salvezza.
Inaspettato lo stop della Dea, sia in Coppa Italia contro la Fiorentina che soprattutto oggi, L’Atalanta però resta una grossa realtà del calcio nostrano.
La Penna ha offerto una prestazione sufficiente e non ha avuto nessun problema.
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