Filippo Inzaghi, alla vigilia del match di Ferrara contro la Spal, vuole che la sua squadra giochi come a Napoli. Sansone e Soriano titolari

La partita di domani contro la Spal è di quelle quasi da ultima spiaggia e Filippo Inzaghi sottolinea l’importanza del match e che per il suo Bologna comincia un nuova strada: “Sappiamo che per noi da domani deve iniziare un nuovo campionato. Rispetto al girone d'andata ci siamo presi le nostri responsabilità, tutti, dalla società allo staff tecnico. Adesso abbiamo 19 partite con in palio 57 punti, non abbiamo una montagna da scalare ma una collina. Anche per la Spal sarà una partita delicata ma noi andremo a fare la nostra gara. Adesso dobbiamo fare i fatti, lo dobbiamo alla nostra gente che  fino ad oggi è stata sempre straordinaria. Se domani malauguratamente non riusciremo a vincere ci prenderemo i fischi, oggi però servono poche parole ma solo tanti fatti sia a Ferrara che nel girone di ritorno. Nuovo modulo? Ho già detto che i moduli non mi interessano, per me conta l’atteggiamento e come si interpreta un sistema di gioco. Il 3-5-2 a Napoli ci ha fatto fare la migliore partita della stagione, abbiamo perso, è vero, ma giocando un’ottima gara. E’ chiaro che l’arrivo di Sansone ci permette di giocare a tre davanti che poi sia 3-5-2 o 3-4-3 cambia poco, bisogna essere propositivi ed equilibrati quando ci sarà da soffrite. Tuttavia, al di là del modulo, ripeto, serve l’atteggiamento giusto perché dobbiamo riprenderci i punti lasciati per strada nel girone d’andata. Gioco poco offensivo dopo Empoli? Non sono mai andato a dire la squadra di non giocare. Quando giochi contro la Juve, il Milan e il Napoli fai fatica a fare la partita. A Napoli abbiamo fatto 42 cross e creato 8 occasioni da gol. L’atteggiamento di colpire c’è sempre, poi c’è la forza degli avversari e quando giochi contro chi lotta per vincere il campionato, a volte sei costretto a fare un altro tipo di partite. Speriamo che da domani il trend cambi. Ti aspettavi di arrivare al primo match di gennaio con solo due acquisti? Oggi non voglio parlare di mercato. Io sono molto contento di Sansone e Soriano che sono due giocatori straordinari per la nostra squadra. Poi sono convinto che quelli che hanno giocato fino ad ora devono fare meglio, allenatore compreso. Con la Spal, con questa squadra, possiamo vincere. Non ci sono scuse. Al mercato ci penseremo da lunedì e purtroppo andrà avanti fino al 31. Ho sentito e letto tante cose in questi giorni, se lasci un giocatore fuori dall’allenamento leggo che non rientra più nei piani, ma non è cosi. Purtroppo dall’allenamento devono rimanere fuori 6 giocatori, solo l’atteggiamento  di ognuno di loro può cambiare i miei piani. Nessuno dalla società mi dà dei diktat, decido solo io. Domani andremo via in 21 e siamo in 26. Chi secondo me non è pronto, anche per le tanti voci di mercato, rimarrà fuori dalla lista dei convocati. Domani unico risultato la vittoria? Non voglio parlare di risultati, voglio solo vedere la squadra che gioca, rivedere la prestazione di Napoli con un atteggiamento da squadra importante. Se ci sarà questo, di partite ne perdi poche. Sappiamo dell’importanza del match ma ne mancano ancora 19. La Spal? La conosciamo. Ho tanta stima di Semplici che è un amico. Lui nel tempo mi ha dato ottimi consigli però domani saremo avversari. E’ un bell’allenatore, mi piace l’atteggiamento che ha la Spal ma noi vogliamo fare una grande partita. Sansone e Soriano titolari? Si. Adesso con Sansone si può gestire Palacio? Lo dicevo prima. Davanti adesso si può cambiare qualcosa, a volte si potrà giocare a tre. L’arrivo di Sansone ci aiuta in questo. Mettere Palacio lì da esterno nei tre davanti, sarebbe stato un ripiego anche se sa giocarci. Se gioca Orsolini possiamo metterci con i tre davanti e se stiamo a tre dietro possiamo proporre anche il 3-4-3. Dipende se giocherà Orsolini o meno. Comunque io non ho bisogno di gestire Palacio, se sta bene gioca perché è un leader ed è molto importante. Lui ci può dare quei gol che ci possono permettere di salvarci. Con la Juve l’ho visto stanco e l’ho risparmiato, adesso è al 100%. Santander? Sta bene anche se è rimasto fuori 10 giorni. Da martedì è a pieno regime con la squadra. Non so se a Ferrara avrà i 90 minuti nelle gambe, ho tempo fino a domani mattina per valutare chi mettere. E’ chiaro che i cambi a partita in corso sono importanti. A Piatek gliela fai prendere la 9? Si ho letto di questa trattativa ma io ho i miei Piatek a cui pensare, poi se il Milan fa bene io sono sempre contento”.
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