Dopo l'assoluzione completa per la inchiesta legata al Calcioscommesse che andava avanti dal 2011, Giuseppe Signori ha deciso di essere ospite di Silvia Toffanin a Verissimo: “Adesso sto meglio, ma sono stati dieci anni terribili sotto ogni punto di vista, morale e fisico. È stata veramente dura, soprattutto all’inizio. Subito dopo l’arresto, per diversi mesi, sono rimasto in casa perché mi vergognavo anche se non sapevo neanche di cosa. Quando sono uscito per la prima volta, ho visto nelle altre persone uno sguardo diverso ma probabilmente ero io che in quel momento vedevo tutto nero”.

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L'ex calciatore ha continuato: “Non sono arrivato a ipotizzare di fare cose così brutte ma ho vissuto grandi difficoltà. Non dormivo e non riuscivo più a guardare la televisione perché avevo paura potessero arrivare delle notizie. Mi sono chiuso in me stesso e in quei momenti l’amore della mia famiglia è stato determinante".

"Ho rischiato di morire. È successo tutto all’improvviso: dopo aver fatto una radiografia per un dolore alla schiena il dottore mi disse che dovevo fare subito un elettrocardiogramma. Durante questa visita il cuore è impazzito e stavo per avere un infarto. Per fortuna ero già in ospedale. Ora mi piacerebbe lavorare in un settore giovanile. Ho il patentino per allenare in qualsiasi categoria, ma visto che ho cinque figli forse i bambini mi darebbero più soddisfazione” ha concluso Beppe Signori.

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