Luigi Polce, giornalista esperto del mondo Milan, ci racconta il momento dei rossoneri. Locatelli sostituisce Biglia, Cutrone favorito su Kalinic.

-di Luca Nigro-

Una ricorsa lunga quattro mesi che a conti fatti potrebbe risultare vana. Il Milan di Gennaro Gattuso dopo aver attraversato un momento d’oro tra fine dicembre e metà marzo, adesso rischia seriamente di rimanere con un pugno di mosche in mano. Gli undici risultati utili consecutivi inanellati in tre mesi avevano addirittura avvicinato il Milan al quarto posto dopo che, il traguardo Champions, sotto la gestione Montella sembrava una chimera. Otto vittorie e tre pareggi, 27 punti e un miracolo che pareva possibile. Poi i soli tre punti nelle ultime cinque gare e la sconfitta col Benevento che ancora grida vendetta. L’involuzione mentale e fisica dei rossoneri è acclarata, ed è costata anche il sesto posto. Una preparazione richiamata di sana pianta ad inizio dicembre che ha permesso agli uomini di Gattuso di tenere una media alta nei mesi invernali ma che adesso inizia a nuocere. La squadra vista contro i sanniti è sembrata abulica, priva di idee e a corto di fiato. L’inedito 4-4-2 schierato dal tecnico rossonero, è parso più un tentativo di invertire la rotta che altro. Il fidato 4-3-3, aveva dato ottimi risultati ma il passo indietro nel gioco e nelle prestazioni ha indotto il tecnico calabrese a cambiare ma con pessimi risultati. Ovvio che il calo di Suso, Bonaventura, Cutrone e Biglia ha inciso sui risultati negativi. L’assenza di Hakan Calhanoglu ha fatto il resto. Il turco, nello scacchiere tattico rossonero, pian piano è diventato fondamentale (con lui in campo i rossoneri viaggiano a una media di 1,09 punti a partita contro i 0,87 senza). E’ chiaro che il suo pieno recupero, nel tentativo di entrare quanto meno in Europa League e conquistare la Coppa Italia, diventa a questo punto fondamentale.Il momento difficile del Milan prova a spiegarcelo Luigi Polce, già giornalista e La Gazzetta dello Sport e profondo conoscitore del mondo rossonero: Il Milan arriva al Dall'Ara in una situazione non facile, per usare una bella dose di eufemismo: il clamoroso k.o. contro il Benevento ha agitato le acque in casa rossonera, rendendo infuocato un finale di stagione che pareva tranquillo almeno per quanto riguarda il discorso Europa League. Invece il sorpasso dell'Atalanta relega il Milan al settimo posto, che - senza considerare l'eventuale trionfo sulla Juve nella finale di Coppa Italia - significa doppio play-off per accedere ai gironi di EL (con conseguenti modifiche alla preparazione estiva e addio alla ricca tournée americana). La banda Gattuso insomma, dopo aver cullato il sogno Champions grazie a un inizio di 2018 super, è costretta ora a rimettersi in carreggiata e a ritrovare un successo che manca da oltre un mese, più nello specifico dal sofferto 3-2 al Chievo del 18 marzo scorso. Per farlo, il tecnico ex Pisa con tutta probabilità accantonerà il 4-4-2 visto col Benevento per tornare al collaudato 4-3-3, con Locatelli che dovrebbe prendere il posto dell'infortunato Biglia e con Cutrone a completare il tridente d'attacco assieme a Suso e al recuperato Calhanoglu. Certo, la gara di Bologna, davanti a uno stadio che chiede il gran regalo di fine anno ai suoi, non sarà per nulla semplice. Non a caso, i rossoblù dell'ex Donadoni avevano davanti il Milan l'ultima volta che hanno esultato al cospetto di una big del nostro campionato: era il 6 gennaio 2016, gara decisa nel finale da Giaccherini. Un "cerchio" rimasto aperto per tanto (forse troppo?) tempo e che, a mio avviso, rischia seriamente di chiudersi domenica pomeriggio”. Probabile Formazione (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Zapata, Rodriguez; Kessie, Locatelli, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. All. Gennaro Gattuso.
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