Gonzalo Higuain è fresco del suo esordio in MLS, nella squadra dell'Inter Miami, club di proprietà di David Beckham. L'ex bianconero è intervenuto ai microfoni di Que Golazo, podcast della CBS, spiegando anche la scelta di aver abbandonato la Serie A ed essere approdato negli Stati Uniti.

MLS - “Sono sempre stato curioso riguardo alla MLS, dopo averla guardata sempre con attenzione visto che ci giocava mio fratello e altri grandi giocatori. Ma volevo venire qui con l’intenzione di essere di nuovo felice di giocare e credo che l’Inter Miami mi abbia dato tutto quello di cui avevo bisogno. Venire qui, in questo campionato, mi dà di nuovo quella sensazione di quando ero bambino e mi divertivo a giocare, mentre quando ero in Europa non la avevo più per molti motivi diversi. Credo che, da un punto di vista mediatico, l’Europa fosse troppo. Dovevo dimostrare qualcosa partita dopo partita, il che è quel che ho fatto in tutta la mia carriera, e mi stavo spazientendo. Non ti danno il tempo di goderti davvero il fatto che giochi a calcio. Ho una buona fama, non ho bisogno di provare nulla. Ora dopo un mese qua sono felice e rilassato, mantenendo la mentalità competitiva e facendo le cose nel modo giusto”.

CHAMPIONS - “E' la competizione più importante. E' tutto diverso, la musica, il pallone, l'atmosfera. Qualcosa che non puoi dimenticare. Ho molti bei ricordi della Champions League. La mia prima partita, la partita contro il Tottenham con la Juventus a Wembley, il ricordo di aver quasi eliminato il Real Madrid, quando stavamo vincendo 3-0 a casa loro in una partita che ci siamo goduti fino a quel finale. Ma anche la partita del Napoli contro il Borussia Dortmund, in cui per poco non veniva già il San Paolo. Quindi sì, ho molti buoni ricordi della Champions, almeno sono riuscito a giocare una finale, anche se non è andata bene per noi. Ma anche il ricordo di aver potuto vivere la vigilia, l’adrenalina della partita, è comunque una bella cosa”. 

JUVENTUS - "Come la vedo, inizia la stagione europea senza Ronaldo? Ho giocato quattro anni lì, pur cambiando giocatori e con un nuovo allenatore, con nuove idee, ha sempre fatto bene. Può essere un anno strano, con il coronavirus è spesso difficile allenarsi con tutta la squadra, ma spero che tutto vada bene, sarei felice per loro. Come sono stato nell'ultimo anno durante la pandemia? Ero poco motivato, non volevo allenarmi, non sapevo se volevo continuare a giocare. L'MLS mi ha e mi può far tornare la voglia". 

CLASICO - "È bellissimo. Il mondo si ferma. E ho giocato durante l'era Messi/Ronaldo ed è stato bellissimo. Purtroppo, abbiamo giocato il miglior Barcellona, ​​ma quando è arrivato Jose Mourinho, per fortuna le cose si sono un po' uniformate. È stata una partita elettrizzante piena di così tante stelle. è stato un privilegio giocare, condividere e vivere quelle partite".

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