Varriale al veleno su Massa: “Arbitraggio censurabile a danno della Juventus. Sarà fermato?”
Il giornalista sportivo ha criticato l’operato dell’arbitro dopo Genoa-Juventus
Il pareggio in casa del Genoa potrebbe costare caro in termini Scudetto alla Juventus di Massimiliano Allegri. Un 1-1 che rallenta l’inseguimento in classifica da parte dei bianconeri nei confronti dei nerazzurri e il match di Marassi, non è stato esente da episodi arbitrali dubbi.
Le parole al veleno di Varriale nei confronti di Massa
L’arbitro del match, Massa, era finito nell’occhio del ciclone durante le settimane scorse per via dell’arbitraggio discutibile durante Napoli-Inter. Operato che favorì i nerazzurri al Maradona. Questa sera secondo il noto giornalista sportivo Enrico Varriale, il direttore di gara ha deluso ancora le aspettative, finendo per penalizzare la Juventus di Allegri. Ecco il pensiero del giornalista, espresso via X. Le sue parole stanno generando polemiche sul web:
“Anche stasera l'arbitraggio di #Massa mal supportato dal Var è stato censurabile. Dopo #NapoliInter non è stato fermato vedremo se dopo gli errori a danno della Juve #Rocchi gli infliggerà uno stop. Ciò detto @GenoaCFC ha meritato il pari e @juventusfc ha fatto poco per vincere”
Gli errori di Massa e Marini durante Napoli-Inter
Come già accennato, il direttore di gara Massa venne fortemente criticato per il suo operato durante Napoli-Inter. Infatti, durante il match disputato al Maradona e vinto dai nerazzurri per 3-0, Massa e il varista Marini, si resero protagonisti di una direzione di gara molto discussa: dubbio l’episodio della evidente trattenuta da parte di Lautaro Martinez nei confronti del centrocampista partenopeo Lobotka, prima del gol interista firmato Calhanoglu. Poi, il duo arbitrale non concede il rigore al Napoli per un evidente fallo del difensore dell’Inter, Acerbi, nei riguardi di Osimhen. Insomma, in molti si chiedono perché Massa non sia stato fermato dopo errori evidenti come questi. Varriale è infatti tra i giornalisti più critici nei confronti dell’arbitro, ma pure tanti suoi colleghi e addetti ai lavori, si pongono le sue stesse domande.