Chiellini: "Pirlo? Il problema non è lui, ma la Juventus. Dispiaciuto per Prandelli"
Il difensore della Nazionale ha parlato in conferenza stampa. Domani la sfida contro l'Irlanda del Nord
Giorgio Chiellini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro l'Irlanda del Nord, valido per le Qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. Vi proponiamo un estratto della sua conferenza stampa:
RIPARTIRE - “Nell'ultimo anno di normale c'è stato poco e ora c'è questo accavallarsi di impegni. Non credo che rischiamo di sottovalutare la partita perché pochi anni fa ci siamo scottati e molti di noi c'erano in quel gruppo... Nella qualificazione per un Mondiale non puoi sbagliare e non sono preoccupato dall'approccio alla gara contro l'Irlanda. Anche le prossime due gare non saranno semplici, ma adesso pensiamo solo a questa contro un'avversaria tosta che può imbrigliarci. Dal punto di vista tecnico non sarà facile, ma dal punto di vista mentale l'Italia è matura e sa l'importanza dell'appuntamento. E anche se tra due mesi giocheremo l'Europeo, non ci faremo distrarre”.
JUVENTUS - “La squadra non ha fatto come si sperava finora, ma il problema non è di Pirlo, ma della Juventus in generale. Io devo rispondere sulla nazionale anche pert in questi giorni hanno parlato in maniera esaustiva Nedved e Paratici: hanno chiarito molto bene la situazione e non devo aggiungere altro”.
MONDIALI - “Comincio questo percorso e non penso lontano. Vivo alla giornata perché mi sento bene. Questo discorso lo avevo fatto anche contro la Polonia all'inizio delle qualificazioni alla Nations League. Stare con questo gruppo mi piace perché è un ambiente bello. Che sia per una o dieci partite ti dà tanto. E questo indipendentemente dai momenti con la Juve: tutti vogliono andare con la nazionale perché questo ambiente è magico, ti rigenera, ti dà tranquillità”.
PRANDELLI - “Mi è dispiaciuto Non mi ha sorpreso del tutto perché dopo Benevento le sue parole mi avevano fatto pensare. Conoscendolo, sapevo che qualcosa stava succedendo, che le sue parole erano sentite e venivano da dentro. Non conosco i motivi e gli ho mandato un messaggio con un abbraccio alla persona per i due anni insieme. Spero che il disagio passi e che apprezzi il calcio, la Fiorentina e tutto il resto, al di là della carriera da allenatore. Questo disagio fa male per la persona che è e che tutti abbiamo conosciuto”.