L’Unipolsai Fortitudo vince anche a San Marino e con un netto 3-0 chiude la serie. Centrata l’accoppiata scudetto-coppa dei campioniSotto il Titano i biancoblu chiudono la serie di finale scudetto sul 3 a 0. Accoppiata scudetto-coppa dei campioni per la squadra allenata da Frignani e del presidente Michelini, ma anche due scudetti consecutivi (non era mai successo). Mostruosa prestazione di Raul Rivero sul monte di lancio. Paz (fuoricampo) e Grimaudo (doppio da due punti all'ottavo inning) costruiscono i punti vittoria. Finisce 4 a 0 per i biancoblu. Una “mostruosa” prestazione sul monte di lancio di Raul Rivero, un fuoricampo “solo homer” di Andy Paz che ha sbloccato la partita al quarto inning e un lungo doppio a basi piene di Alessandro Grimaudo da due punti all'ottavo inning che ha fatto volare i biancoblu, hanno consentito alla UnipolSai Assicurazioni Fortitudo Bologna di chiudere sul 3 a 0 le Italian Baseball Series 2019, andando a vincere sul campo del San Marino Baseball con il risultato di 4 a 0. E' il dodicesimo scudetto conquistato dalla Fortitudo Baseball nella sua storia, arricchendo così una bacheca ormai imponente, ma andando anche per la prima volta a mettere in fila due scudetti consecutivi (2018 e 2019) e conquistando per la prima volta l'accoppiata campioni d'Italia / campioni d'Europa, regalando così una gioia immensa al Presidente uscente Stefano Michelini. Un monumentale Rivero (W, 8 IP, 4 H, 2 BB, 12 K) ha lasciato a zero l'attacco sammarinese, permettendo ai battitori biancoblu di lavorare ai fianchi i lanciatori avversari, Baez e Quevedo, colpendoli pesante al momento opportuno, con gli extrabase sopra descritti. Perakslis ha completato il lavoro spegnendo all'ultimo attacco dei titani le residue velleità. Pubblico delle grandi occasioni sotto il Titano, con la solita folta delegazione di parte bolognese, ma anche un pubblico locale più numeroso e caloroso del solito. Frignani conferma il lineup delle ultime partite disputate, mentre i titani presentano la novità di Pulzetti in seconda base e anche secondo nell'ordine di battuta e i rientri di Albanese a ricevere e Di Fabio in terza, negli ultimi due spot del lineup.Il pitching duel si materializza sin dalle prime battute. Baez si affida soprattutto all'arma dello strikeout, mettendo a sedere mediamente due biancoblu ogni inning, mentre la gara di Rivero è più di mestiere, per tenere il monte più a lungo possibile. Un confronto che dura per quattro riprese, dove l'omone biancoblu vede passare al box 12 battitori (il minimo), pur concedendo due valide (Pulzetti e Celli), subito rimediate dalla difesa con due doppi giochi sulla via battuta da Vaglio, Polonius e Marval. Il partente dei titani invece comincia a mostrare il fianco al terzo inning (dopo la prima innocua valida di Vaglio al secondo), quando concede due passaggi gratuiti a Dobboletta e Ferrini, risolvendo dopo una visita a suo modo. Deve invece capitolare al quinto inning, grazie a una lunga battuta al centro di Paz. Precedentemente Giordani aveva raccolto una legnata di Marval proprio nei pressi del recinto, niente da fare invece sul franco cubano che batte e segna il vantaggio biancoblu. Al quinto inning si presenta a lanciare Quevedo, anch'egli con due K su Dobboletta e Nosti, ma Ferrini la tocca pesante ed è un doppio al centro, segue Polonius guadagnando 4 ball. Marval tuttavia non riesce a concretizzare l'occasione e il match velocemente arriva al giro di boa. Al cambio di campo, con due eliminati, prima difficoltà per Rivero, che subisce valida da Reginato e concede a Epifano la prima base ball dell'incontro. Dopo la visita, c'è la non pericolosa battuta in diamante di Albanese. Nella ripresa successiva tre strikeout consecutivi per il pitcher venezuelano. Il settimo attacco del San Marino invece si apre con la base ball a Romero, segue Flores che è K in tre lanci, stessa sorte per Celli. Reginato infila la valida a sinistra e tiene vivo l'attacco, rendendolo più pericoloso. C'è anche una doppia rubata, ma Rivero risolve con il suo decimo strikeout, sesto consecutivo. C'è il boato del pubblico di parte bolognese. Un doppio in piedi di Polonius apre l'ottavo inning. L'attacco bolognese apparentemente non ha prodotto tantissimo, ma ha riempito di lanci i pitcher avversari e ha saputo colpire anche pesante, come in questa occasione. A Marval viene concessa la base intenzionale. Il perfetto bunt di sacrificio di Vaglio (applauditissimo) fa avanzare i compagni di una base. Anche Paz riceve una intenzionale: basi piene con Grimaudo al box. C'è una visita. L'esterno di origine laziale guarda due ball, poi la spara nei pressi della recinzione, per un doppio di quelli importanti, che porta a casa i due punti del 3 a 0 e segna la fine della gara di Quevedo, sostituito sul monte ... Titano da Maestri. Appare al box Leonora che conquista una base e lascia il posto a Fuzzi. A basi piene, Dobboletta batte una volata, ma è troppo corta e Paz non può partire per il pesta e corri. Caparbiamente Nosti guadagna quattro ball e come in gara2 valgono il punto “forzato”. E' 4 a 0. Rivero continua il suo lavoro mietendo ancora vittime al piatto: Albanese e il pinch hitter Rondon sono K11 e K12. Una gran presa in foul di Marval su Giordani scatena un'altra ovazione del pubblico felsineo. L'ultima valida della stagione biancoblu è anche simbolicamente del suo capitano, Alessandro Vaglio, al nono inning. Anche stasera determinante, un vero punto di riferimento per tutta la squadra. Perakslis conclude il formidabile lavoro di Rivero, lanciando l'ultimo inning difensivo.
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