A Brescia Tonali andava espulso. Di Bello non all’altezza nella gara dell’Olimpico
Nelle sei gare domenicali della 34esima giornata, Abbattista e Banti non sanzionano il brutto fallo di Tonali su Dabo. Molte perplessità sulla direzione di Di Bello in Roma-Inter
PARMA - SAMPDORIA (2-3): Arbitro Calvarese di Teramo (De Meo - Bottegoni), IV° Sacchi, VAR: Manganiello, AVAR: Liberti.
Ducali perfetti nel primo tempo, dominano ogni zona del campo e sciorinano un gioco divertente. La Samp in difficoltà con Audero protagonista, ma nel secondo Ranieri dopo alcuni cambi, trova il giusto assetto tattico e i liguri ingranano la marcia, recuperano e addirittura superano i padroni di casa anche in classifica allontanandosi definitivamente dalla zona pericolosa.
Gara ben diretta da Calvarese e un solo episodio da rivedere. Al 24’ Kulusevski tira in porta un forte tiro, Audero ribatte alla meglio e Caprari ribadisce in rete. Qualche minuto di attesa in silent check con Manganiello e l’arbitro annulla la rete. Effettivamente sul tiro del polacco, prima della respinta dell’estremo difensore ligure, lo stesso Caprari si trova al di là della linea fatidica dell’offside. L’assistente nr. 1 De Meo non aveva ravvisato la posizione del parmense.
Il primo tempo vede il Parma avanti di 2 gol a zero, ma nella ripresa ci pensano le reti di Chabot al 48’, di Quagliarella al 69’ e di Bonazzoli al 78’ a regalare la vittoria ai blucerchiati.
BRESCIA - SPAL (2-1): Arbitro Abbattista di Molfetta (Del Giovane - Perrotti), IV° Serra, VAR: Banti, AVAR: Tolfo.
La matematica dice Spal retrocessa in serie B con 4 giornate di anticipo. Bresciani invece che ancora sperano nel miracolo ma i numeri danno poca speranza nonostante i 3 punti incamerati contro i ferraresi.
Spal che inizia bene e addirittura passa in vantaggio sul finire del primo tempo con una giocata di Missiroli che libera in area Dabo, il centrocampista dopo un rimpallo batte l’estremo difensore Sabelli.
Padroni di casa più incisivi nel secondo tempo, ma non hanno vita facile contro i biancocelesti di Di Biagio. Sprecano parecchio e trovano il pareggio al 69’ con il ceco Zmrhal che da dentro area batte Letica. Lo stesso giocatore bresciano si ripete al 93’ regalando la vittoria ai suoi.
Un episodio mi lascia perplesso in questa gara, il mancato intervento VAR di Banti per un brutto fallo di reazione di Tonali ai danni di Dabo. Furbescamente il bresciano colpisce cadendo ma in modo intenzionale lo spallino alzando la gamba destra. Incomprensibile il mancato intervento del Var. Tonali andava espulso.
Abbattista non mi è piaciuto, manca qualche provvedimento disciplinare serio.
FIORENTINA - TORINO (2-0): Arbitro Mariani di Aprilia (Giallatini - Caliari), IV° Ros, VAR: Giacomelli, AVAR: Passeri.
Viola più determinati bravi a ritrovare finalmente la vittoria in casa conquistando meritatamente i 3 punti. Granata invece evanescenti, senza idee, scesi in campo solo per contratto.
Padroni di casa già in vantaggio dopo due giri di orologio con una percussione dell’ivoriano Kouame. Un tiro destinato fuori dallo specchio della porta viene deviato sfortunatamente nella propria rete dal difensore brasiliano Lyanco. Il raddoppio è di Cutrone al 75’ liberato da Ribery.
L’unica azione del toro al 74’ con Belotti che su cross di Ansaldi, colpisce di testa il palo esterno alla sinistra di Terracciano.
Mariani senza problemi in questa contesa. Un solo episodio ma ben visto dall’arbitro apriliano al 65’. Il Toro protesta per una rete a loro dire annullata. Edera con un gran tiro mette alle spalle del portiere fiorentino, ma il direttore di gara aveva già fischiato un fallo pro Fiorentina per un contatto tra Chiesa e Milico. Quest’ultimo colpisce involontariamente il volto del viola. Una curiosità sull’episodio del fallo appena descritto: Mariani non ha visto, dava le spalle, Caliari assistente nr. 2 sicuramente ha comunicato in silent check.
GENOA - LECCE (2-1): Arbitro Doveri di Roma 1 (Paganessi - Mondin), IV° Pairetto, VAR: Irrati, AVAR: Ranghetti.
Cominciano dal direttore di gara Doveri: l’arbitro romano in questa stagione è veramente in gran forma ma in questo scontro salvezza tra liguri e salentini, ha diretto la gara non come mi aspettavo. Qualche svarione a cominciare dal penalty non assegnato ai giallorossi in un primo momento (forse coperto). Doveri ha bisogno dell’on field review richiamato da Irrati, e con umiltà, come pochi, va a rivedere l’azione assegnando il sacrosanto rigore.
Correva il 45’: Lapadula entra in area e viene travolto da Perin (il giallo per il portiere manca, troppo irruente nell’occasione). Mancosu dagli undici metri spreca mandando alto sopra la traversa.
Al 49’ c’è un lancio verso l’area ligure per Babacar contrastato da Zapata, quest’ultimo spinge e trattiene vistosamente il leccese che rovina a terra. Doveri fa proseguire ma la penso diversamente, quanto meno il genoano andava ammonito. Espulsione no perché l’attaccante non era in pieno possesso di palla.
Il grifone allontana il Lecce, ma ancora i giochi sono aperti per non retrocedere.
NAPOLI - UDINESE (2-1): Arbitro Chiffi di Padova (Fiorito - Di Iorio), IV° Volpi, VAR: Di Paolo, AVAR: Costanzo.
Al San Paolo si affrontano due squadre che ormai hanno poco da dire a questo campionato. Napoli già in Europa League grazie alla conquista della Coppa Italia e Udinese ormai salva che esce sconfitta anche se meritava almeno un punto.
Chiffi senza problemi in una gara corretta da entrambe le parti.
Friulani che passano in vantaggio al 22’ con l’argentino De Paul. Il centrocampista batte Ospina dopo un disimpegno errato della difesa azzurra.
Al 31’ Milik pareggia qualche secondo dopo che aveva sostituito Mertens infortunato.
Al 60’ proteste di Gattuso per una probabile rete non convalidata. Zielinski tira una bordata che supera Musso e colpisce la traversa interna, il pallone ricade e tocca terra. Occorre l’intervento della goal line techonology e in effetti per pochissimo il pallone è ancora in gioco.
81’: i friulani protestano per un fallo di mani in area napoletana di Koulibaly su tiro di Nestorovski. Chiffi vede bene e fa continuare con un calcio d’angolo.
ROMA - INTER (2-2): Arbitro Di Bello di Brindisi (Cecconi - Galetto), IV° Giua, VAR: Guida, AVAR: Di Vuolo.
Troppe, ma veramente troppe le perplessità sulle decisioni del direttore di gara pugliese ma anche Guida al VAR ci mette del suo, visto il protocollo che conosciamo.
Tutto nasce dall’episodio che poi porta al pareggio della Roma.
1’ di recupero oltre il 45°: contatto dubbio sulla trequarti nerazzurra tra Kolarov e Lautaro con quest’ultimo che cade a terra. L’azione prosegue con la realizzazione di Spinazzola. Di Bello nell’episodio descritto ha la visuale libera per poter valutare e fa proseguire. Dopo la segnatura, Guida al VAR invita il direttore di gara all’on field review, perché?? E il protocollo VAR?? Ma quest’ultimo non prevede che se l’arbitro è in condizioni di poter valutare direttamente l’azione si ci affidi alla sua discrezionalità?? Qualcosa non torna o ci sta sfuggendo di mano.
Guida non doveva richiamare il suo collega e quest’ultimo, che va alla revisione dell’episodio, perché non annulla la rete visto che il fallo c’è??
Stiamo esasperando il gioco del calcio con regole che una volta erano “semplici” e l’avvento della tecnologia doveva ovviare agli errori. Invece spesso vediamo il contrario. Arbitri non all’altezza o norme da rivedere?? Forse entrambi.
A prescindere dall’episodio, Di Bello non è stato all’altezza della situazione in quasi tutta la gara. Lascia correre troppo nella prima frazione e nella seconda fischia anche contatti marginali.
L’unica cosa vista bene, è stato il rigore concesso ai nerazzurri all’85’ per il netto fallo di Spinazzola su Moses che Lukaku realizza.
Roma, che con questo pareggio, si fa avvicinare dal Milan, mentre l’Inter perde l’occasione di distaccare l’Atalanta e avvicinare la Juventus almeno per 24 ore.