I tifosi del Feyenoord subito agguerriti: "Massacriamoli"
Il messaggio minatorio del tifo organizzato degli olandesi che affronteranno nuovamente la Roma
Altro giro, altra corsa: Roma e Feyenoord torneranno ad affrontarsi dopo la finale di Conference League del 2022 e il doppio confronto in Europa League lo scorso anno. Le tifoserie non si sono mai piaciute e sono stati tanti i problemi di ordine pubblico, e con il nuovo confronto in Europa League la tensione potrebbe nuovamente accendersi: i tifosi olandesi hanno promesso guerra a quelli capitolini.
“Massacriamoli”
Questo il report del Corriere dello Sport: “La Roma trova il Feyenoord nei playoff dell’Europa League, e sui social riaffiora la rivalità tra le due tifoserie. I tifosi olandesi, dopo il trionfo in Conference League della formazione giallorossa, chiedono ai loro giocatori di vendicare quella sconfitta che evidentemente ancora brucia. Sui social sono iniziati a spuntare i primi post a carattere violento: “Massacriamoli” scrive un esagitato, seguito dall’approvazione di tanti altri facinorosi. I supporter del Feyenoord - al di là del ricordo di Tirana - hanno anche rievocato gli incidenti del 2015 nella Capitale che portarono a diversi fermi di Polizia”.
I fatti del 2015
In riferimento allo scempio della Barcaccia a opera dei facinorosi tifosi olandesi, il Corriere conclude: “Nel 2015 i tifosi olandesi arrivarono a Roma causando numerosi incidenti per le strade della Capitale. L’episodio più grave fu il lancio di bombe carta all’interno della Barcaccia di Piazza di Spagna, con seri danni per la storica fontana. Da quel momento in avanti, i tifosi del Feyenoord sono sempre stati respinti ogni qual volta la loro squadra è tornata nella Capitale con ordinanze del Prefetto e degli organi di Pubblica Sicurezza. Anche in questa occasione, è probabile che verrà posto il veto alla trasferta degli olandesi che già meditano vendetta.” Le forze dell'ordine romane dovranno dunque prepararsi a una nuova rappresaglia, dato che molti tifosi olandesi verranno comunque a Roma nonostante il divieto imposto dalle autorità.