A distanza di quasi tre mesi dal pari (1-1) in Serie A, l'Inter campione d'Italia e la Juventus vincitrice dell'ultima edizione della Coppa Italia, si affronteranno di nuovo a San Siro per contendersi il primo trofeo stagionale: domani sera, alle 21, andrà infatti in scena la Supercoppa Italiana

Ecco le parole di mister Inzaghi durante la conferenza stampa pre-partita: 

C'è una favorita? - "E' una finale e perciò non ci sono favoriti, loro vengono da otto risultati utili di fila e hanno ribaltato la Roma in una partita complicatissima, un qualcosa di straordinario. Sono abituati a giocare le finali con giocatori di esperienza, noi ce la giocheremo sperando di regalare una gioia ai nostri tifosi. Conteranno gli episodi, oltre che le motivazioni."

Come si batte la Juventus visto che lei lo ha già fatto... - "Una partita così può essere decisa dal singolo episodio: servono corsa, intensità e determinazione. Sono due squadre abituate a giocare gare del genere. In alcuni momenti può darsi che andremo in difficoltà, ma dovremo essere bravi a venirne fuori subito."

C'è timore nell'essere la squadra che tutte inseguono? - "No, anzi è uno stimolo. Il primato ci deve far migliorare. A inizio stagione la netta favorita mi sembrava essere la Juventus. Comunque fino alla fine sarà una lotta aperta anche con Milan, Napoli e Atalanta. La Juventus ha pareggiato col Napoli, ma poi ha vinto le ultime sei."

Torna Calhanoglu e loro hanno perso Chiesa, Cuadrado e De Ligt: in partite così, certe assenze possono essere superate in qualche maniera responsabilizzando di più i loro sostituti? - "La Juve ha una rosa importante e Allegri saprà come sostituirli. Recuperano anche Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra molto competitiva. Faccio un grosso in bocca al lupo a Chiesa: non conosco il ragazzo, ma ho giocato con suo papà. E' un patrimonio del calcio italiano e spero torni in fretta in campo."

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Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate da Samir Handanovic:

E' una partita diversa dalle altre? - "Conosciamo la Juve, faranno una partita tosta e difficile, ma non ci sono favoriti."

Si è parlato molto di Onana, ti dà fastidio la notizia del suo possibile acquisto? - "Non mi dà fastidio, la competizione migliora ed è sempre la benvenuta. L'importante è avere fiducia in se stessi. Io vivo alla giornata, non a sei mesi."

Cosa è successo nella circostanza del gol di Immobile domenica? - "Quando non prendiamo gol, non prende gol la squadra. Quando lo subiamo, lo subisce il portiere. Stefan (de Vrij, ndr) ha valutato male il movimento della palla. Barella, Brozovic, tutti sbagliano, me compreso. Senza errori, non prenderemmo mai gol. Cerchiamo sempre di limitarli."

Tanti tuoi compagni dicono che con Inzaghi hanno più libertà e si divertono di più: vale anche per un portiere? - "Senza i due anni precedenti non avremmo avuto piacere oggi. E' cambiata la mentalità, la voglia di vincere titoli. Magari oggi ci sono meno concetti e più libertà, ma se non vinci il piacere della libertà va subito via. Bisogna stare sempre in allerta perché in due settimane nel calcio può cambiare tutto."

La mentalità vincente si è ormai automatizzata? - "Adesso ci guardano da Inter, la percezione dei nostri avversari è cambiata e questo è molto importante."

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