Rimpianti. Rimpianti. Solo e soltanto rimpianti. Questo è il leitmotiv con cui il Milan di Paulo Fonseca si ritrova a mangiarsi i gomiti per aver mancato il risultato contro il Bayer Leverkusen. Ci sono perché la partita avrebbe potuto e dovuto presentare scenari decisamente diversi contro una squadra sicuramente fortissima come quella di Xabi Alonso, ma tutt'altro che invulnerabile in fase difensiva.

I rossoneri hanno prestato fin troppo presto il fianco alle Aspirine, rischiando di capitolare con un risultato ben più rotondo dell'1-0 finale. E quando la reazione è arrivata, è stata molto tardiva, con la sfortuna che non ha decisamente aiutato con la traversa di Theo Hernandez

Il Diavolo si ritrova ora a leccarsi le ferite dopo le due sconfitte consecutive contro Liverpool e Bayer Leverkusen, consapevole di non potersi più permettere altri passi falsi in occasione della prima fase a gironi della Champions League.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca (ph. Image Sport)

Il blocco basso non ha pagato, come anche la reazione tardiva

Una delle principali cause della sconfitta del Milan non è soltanto da rintracciare nel valore indiscusso della rosa del Bayer Leverkusen, ma anche e soprattutto in un approccio difensivo che non ha pagato i dividendi per porre un freno all'attacco delle Aspirine.

Uno degli aspetti più critici è senz'altro rappresentato dal blocco basso, e non necessariamente per l'idea di giocare con il catenaccio e il contropiede, ma soprattutto per il poco legame tra difesa, attacco e centrocampo per andare a colpire la difesa della squadra di Xabi Alonso.

Inoltre, la fase difensiva stessa è stata decisamente fallace, molto di più di quanto sia sottolineato dal risultato finale. Jeremie Frimpong ha infatti mandato in tilt la fascia destra presieduta da Theo Hernandez con continui tagli che hanno scombussolato i piani di Fonseca, così come la difesa si è fatta fregare in modo fin troppo semplice da Victor Boniface nel gol che li ha portati a questa sconfitta.

La reazione da parte del Milan c'è stata nel secondo tempo, in sella agli ingressi dalla panchina di Alvaro Morata e Samu Chukwueze, ma è stata tardiva e finanche disperata, con la traversa sfortunata di Theo Hernandez susseguita dallo spreco di Alvaro Morata a porta sguarnita.

In sostanza, una beffa indescrivibile per i rossoneri, che si ritrovano a dover fare i conti con le proprie colpe nell'approccio sbagliato alla partita, nonché a rimpiangere il fatto di non aver offerto prima una prestazione offensiva come quella del secondo tempo, senza che fosse invece fosse una reazione d'orgoglio obbligata dopo il disastro della prima frazione della gara.

Ormai i passi falsi disponibili sono pochissimi

Ed ora? Cosa ci si può aspettare dal Milan di Paulo Fonseca dopo una sconfitta come quella di ieri sera che si aggiunge a quella precedente contro il Liverpool?

Innanzitutto, alla luce della situazione attuale, è difficile immaginare che il Milan possa avere una risalita così profonda dalle ceneri verso la primissima fascia della Top 8, mentre appare più realistica l'idea che il Diavolo possa stabilizzarsi tra il 9° e il 24° posto per i playoff. Ad oggi, la quota minima richiede 18 punti, il che implica vincerne sei di fila, uno scenario quasi del tutto irrealizzabile per la squadra rossonera.

I prossimi avversari in compenso saranno Bruges, Real Madrid, Slovan Bratislava, Stella Rossa, Girona e Dinamo Zagabria. Di conseguenza, se si esclude la trasferta contro i Blancos (oggettivamente di un'altra categoria), il Diavolo si ritrova ad affrontare un calendario tutt'altro che probante, che però obbliga i rossoneri a non potersi più permettere mezzo passo falso.

Di conseguenza, lo scenario che vede il Milan qualificato direttamente agli ottavi di finale della Champions League è da intendersi come utopistico, mentre l'accesso alla fascia utile per i playoff è ancora oggi alla portata. Certo, sarà necessario evitare di replicare la prima parte della partita contro il Bayer Leverkusen, proponendo invece l'ottimo calcio intravisto nel secondo tempo.

Theo Hernandez
Theo Hernandez Milan
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