La FIGC apre un'indagine su Totti: "Fa il procuratore senza esserlo ufficialmente"
La vicenda partì tutto dalla frase su Sandro Tonali quando era ancora al Brescia
L'associazione italiana agenti, calciatori e società muove a Francesco Totti, storico capitano della Roma, l'accusa di operare da agente pur senza esserlo ufficialmente, portando ad un esposto presentato in Figc. Ora la commissione agenti sta indagando la commissione agenti, che valuterà l’operato dell'ex numero 10 giallorosso e della sua CT10 Management, società di consulenza sportiva che Totti ha affidato legalmente ad un agente con un titolo, Giovanni DeMontis, mentre lui ha sempre ufficialmente parlato di scouting, tanto che lo scorso agosto, dichiarò: "Non esercito l'attività di agente sportivo. Ho deciso di investire nel settore di riferimento in qualità di uomo di sport e libero imprenditore, nel rispetto di tutte le normative. Ho costituito una società di servizi che opera nella mediazione, consulenza ed assistenza ai club ed ai calciatori, per al quale coordino e supervisione l'area scouting".
Tutto cominciò con l'affare Sandro Tonali (quando era ancora al Brescia), quando il suo procuratore Beppe Bozzo non prese bene una frase dello stesso Totti: "Cercherò di prenderlo. Se è sveglio viene subito da me, se dorme in piedi no".
E su questo argomento rispose anche un altro procuratore, ovvero Donato Di Campli, rispose molto piccato: "È stato un grande giocatore e icona del calcio mondiale, ma fare il procuratore è un altro sport a cui bisogna saper giocare, non barare. Francesco non può operare in Italia dove gli agenti per definirsi tali sono costretti a sostenere test e prove durissime, solo perché il presidente del Coni gli concede l’uso della licenza inglese il cui ottenimento non prevede alcun esame di abilitazione".