Serie A: top e flop della 15^ giornata di campionato
In questa Serie A, ci sono sempre più pareggi. Dopo i 5 degli ultimi due turni, ci sono stati 6 segni "X" che segnano il nuovo record stagionale.La 15^ giornata è iniziata con la triste notizia della scomparsa di Gigi Radice e in tutti i campi si è osservato un minuto di silenzio in ricordo della sua scomparsa. Nell'anticipo del venerdì, la Juventus ha avuto la meglio sull'Inter nel 171° derby d'Italia. Un successo molto importante per i bianconeri che sono riusciti a stabilire l'ennesimo record in Serie A. Per i nerazzurri la prova dello Stadium è stata comunque molto positiva, ma la qualità dei campioni d’Italia e la maggior voglia di vincere ha prevalso anche in questa occasione. Per la compagine di Allegri è arrivata la sesta vittoria dopo aver pareggiato nel primo tempo. Per Spalletti ora c'è da pensare alla Champions League: la gara contro il PSV rappresenterà un crocevia vitale per il proseguo della stagione. Il sabato si è aperto con la sfida del San Paolo tra Napoli e Frosinone. Nonostante l'ampio turnover i partenopei non hanno avuto problemi a sbarazzarsi dei frusinati. Il poker di gol ha regalato agli azzurri il primato nella classifica dei gol fatti (32 come la Juventus) ed è servito per mantenere il distacco di 8 punti dalla capolista e per staccare forse in maniera definitiva l'Inter. La Roma si suicida nel fortino del Cagliari, unica squadra ancora imbattuta in casa insieme con Napoli e Juventus, e getta al vento altri due punti che rischiano di compromettere il cammino verso la Champions. Alla Sardegna Arena il finale è clamoroso: i giallorossi, avanti di due gol, si fanno rimontare dal Cagliari subendo il 2-2 addirittura in 11 contro 9. Per Di Francesco la situazione è molto complicata. Soltanto 5 punti in altrettante gare e la corsa per un posto in Champions è tutta in salita per i romani. Gol, pali, var, espulsioni ed emozioni a non finire: all'Olimpico è finita 2-2 tra Lazio e Sampdoria in un match dove è successo veramente di tutto con un finale non adatto ai deboli di cuore. Quarto pareggio consecutivo per i capitolini che sprecano un'ottima opportunità per accorciare in classifica. Ancora sottotono Luis Alberto e Milinkovic Savic: il loro rendimento è notevolmente calato rispetto alla stagione precedente e questo ha influito sul rendimento della squadra in questa prima parte. Anche nel lunch match non ci si è annoiati. Sassuolo e Fiorentina hanno pareggiato 3-3. Una partita che i neroverdi avrebbero meritato di vincere e che farà discutere per l’arbitraggio di Chiffi e in particolare per l’entità del recupero concesso nel secondo tempo, oggettivamente difficile da comprendere visto che mai il direttore di gara è ricorso al Var. I toscani ringraziano la buona sorte dopo una prestazione troppo passiva. Il pareggio, in fondo, non serve a nessuno. Per i viola è la settima gara senza successo e il dodicesimo posto in classifica è un grosso campanello d'allarme per Pioli. L'unica nota positiva è stata il ritorno al gol di Simeone dopo un digiuno che durava da settembre.Il Chievo prosegue con la politica dei piccoli passi, il Parma scopre che la vita senza Gervinho non è sempre sorridente. Al Tardini finisce 1-1 tra i ducali, che sognavano addirittura l'avvicinamento alla zona Europa League, e i clivensi, al terzo pareggio consecutivo dall'arrivo di Mimmo Di Carlo. La legge dell’ex punisce l’Udinese (prima sconfitta per Nicola, dopo 4 punti in due partite) e rilancia la corsa europea dell’Atalanta, che arrivava da due sconfitte consecutive: Duvan Zapata torna dove era stato idolo e, senza esultare, schianta le speranze della sua ex squadra con una tripletta che lo conferma come l'attaccante fra i più continui e essenziali del nostro campionato. L'Empoli continua la sua rincorsa e incassa altri tre punti: la cura Iachini va alla grande. Stavolta a cadere è il Bologna, che esce battuto dal "Castellani" per 2-1 al termine di un match tra pericolanti. L'ennesimo ko condanna i felsinei ed ora la classifica è sempre più deficitaria. Forse il tempo per Pippo Inzaghi è davvero finito. Buona la prima per Prandelli sulla panchina genoana. Una partita-thrilling, almeno nel primo tempo, dove l’arbitro Pasqua è stato protagonista nel bene e nel male. Prima, all’11' del primo tempo, tirando fuori subito il cartellino rosso a Criscito, che ha alzato la gamba su Schiattarella a centrocampo in un intervento scomposto Buona la prima per Prandelli sulla panchina genoana. L’altro episodio-chiave del primo tempo è arrivata su un pallone perso da Lazzari, Lazovic trova il corridoio per Romero, toccato in area da Fares. Pasqua fa riprendere il gioco, ma dopo una trentina di secondi ferma il gioco su indicazione del varista Aureliano e, alla fine, concede il rigore ai liguri. Dal dischetto, Piatek firma il suo undicesimo gol in campionato. Nel posticipo, Milan e Torino impattano sullo 0-0. A San Siro le due squadre danno vita a una bella partita ma sono inefficaci sottoporta. Nel primo tempo infatti Belotti spreca una chance ghiotta, mentre nel finale, Cutrone spreca incredibilmente il colpo del Ko. I rossoneri guadagnano un punto sull'Inter, mentre gli uomini di Mazzarri si confermano al sesto posto.
💬 Commenti