Adriano Galliani dice la sua riguardo alle conseguenze della pandemia Coronavirus sul calcio italiano e come cambierà il prossimo calciomercato Intervenuto ai microfoni di Radio Uno, Adriano Galliani, ha parlato della situazione in cui riversa il calcio italiano dopo l’esplosione della pandemia Coronavirus. Queste le parole dell'ex ad del Milan: "In Serie A sento parlare del 10% di decurtazione degli stipendi ma altro non è ciò che abbiamo già fatto noi a Monza. Essendo composto da dieci mensilità il contratto di un giocatore chiedere il taglio del 10% equivale al taglio di una mensilità, esattamente quello che abbiamo fatto noi accordandoci sul taglio di metà stipendi di marzo e metà di quelli di aprile. Credo che sia difficile fare una trattativa che comprenda tutte le parti, perché ci sono realtà diverse anche all’interno della Serie A, della Serie B o della Serie C. Un conto è tagliare una mensilità a chi guadagna milioni di euro e chi invece guadagna 2000 euro lordi come accade molto speso in Serie C. La Serie A e la B sono una realtà, la C e la LND un’altra dove non ci sono ricavi o sono pochissimi. La Serie C perde 120 milioni di euro l’anno che sono messi a disposizione solo dagli imprenditori. La crisi che colpirà il nostro paese dopo il Coronavirus impedirà a questi signori di mettere gli stessi soldi nel mondo del pallone. Calciomercato? Sarà un mercato di scambi senza movimento di denaro. Sulla falsariga degli sport americani come l’NBA".
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