Il dirigente sportivo e opinionista italiano, Arrigo Sacchi, analizza la lotta Scudetto ed primato del Milan tramite La Gazzetta dello Sport. Le sue parole: "Bene così, le idee contano più dei soldi. Dovrebbe esserci una regola che dice alle società: non si possono fare debiti. Per essere competitivi è importante avere intuizioni, passione, spirito di sacrificio. Ma in Italia siamo rimasti alla furbizia come qualità principale.(…). Qui da noi bisogna vincere a ogni costo, anche facendo debiti, anche giocando male, anche fregando l’avversario. Ma non è giusto. In Spagna, ambiente che conosco bene, se vinci giocando male, il pubblico ti fischia: l’ho provato sulla mia pelle. In Italia, invece, ti applaudono. E la colpa, credetemi, di tutti: presidenti, dirigenti, allenatori, giocatori, tifosi e giornalisti. Con questo andazzo, però, non si cresce: bravo il Milan che ha invertito la rotta e sta cercando di diventare una squadra di livello internazionale attraverso il rispetto di banali regole economiche, che applicherebbe ogni buon padre di famiglia".

FIRMA IN BIANCO AL MILAN – Sacchi ha poi aggiunto: “Esatto. Non volevo dei giocatori avidi e dovevo dimostrare che non lo ero neanch’io. Il Milan, scegliendo elementi giovani e poco conosciuti, ha preso una direzione precisa: si punta sul gioco; se si fa male uno, entra un altro e non si fanno drammi; conta il collettivo, non il singolo. Questa è la strada per arrivare lontano, altro che spendere soldi per acquistare questo o quel campione, che poi magari non è neanche un campione…”.

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