La società Perform ha deciso: nessun versamento della sesta rata dei diritti tv. Danni ingenti ai bilanci dei club. In Italia, congelati 64 milioni Una delle conseguenze del dilagare del Covid-19 è la sospensione dei campionati di calcio sino a data da destinarsi, misura che non può che provocare un pesante danno economico ai club, questo è ovvio. L’effetto dell’assenza dei match da disputarsi sui campi di gioco e della contemporanea trasmissione degli stessi sul grande schermo costringerebbe inevitabilmente le emittenti a non pagare la sesta rata dei diritti televisivi a discapito dei bilanci dei club, primi benefattori dei soldi versati dalle pay tv. La novità trapelata nella giornata di oggi dall’Inghilterra è la decisione di DAZN di ufficializzare lo stop ai pagamenti dei diritti, con inevitabile regimi di cassa integrazione e/o ferie da disporre per molti dei dipendenti della società di media. E’ Sportcal a rivelare che Dazn non liquiderà gli eventi sportivi sospesi, rinviati e annullati a differenza di quanto fatto con i servizi già avuti in consegna. In Italia, la traduzione in cifre di quanto suddetto è la seguente: al netto di un contratto di 193 milioni firmato con la Lega per trasmettere le partite di calcio della stagione in corso e alla luce del già effettuato pagamento di 129 milioni, la società Perform congelerà la somma restante di 64 milioni riconducibile all’ultima parte della stagione. Il costo medio di ciascuno dei 3 match trasmessi da Dazn in ciascun turno di campionato sin qui disputato è di circa 1,7 milioni di euro. Il nastro s’ha da cambià, d’ora in avanti, almeno sino al termine della stagione al giorno d’oggi sospesa. Alla base della decisione, la totale incertezza sui calendari partorita dal Covid-19. Fonte Corriere dello Sport
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