Il problema dei debiti riscontrato dalle società é diventato endemico soprattutto nelle serie inferiori, dove ogni stagione falliscono decine e decine di club professionistici e non. Gli ultimi due casi recenti che sono balzati all'onore delle cronache sono stati quelli di Reggina e Pordenone, esclusi dai campionati di Serie B e Serie C  nella scorsa estate e costretti a ripartire da quelli dilettantistici: dalla D i calabresi e attualmente senza squadra a rappresentare la città, i friulani.

Una situazione di questo genere la sta vivendo anche una squadra di Serie A che oltre ad essere in lotta per mantenere la categoria, sta compiendo una disperata corsa contro il tempo per far rimanere in piedi l'esistenza stessa della società. Si tratta dell'Hellas Verona che sta cedendo tutti i giocatori migliori da Doig a Djuric,  per tentare di fare cassa e coprire i debiti accumulati dal presidente Setti smantellando la squadra nel mercato di gennaio .

L'eliminazione del Decreto Crescita potrebbe decretare un ulteriore indebitamento delle formazioni del nostro massimo campionato, non potendo più contare sull'ammortamento degli ingaggi più onerosi da parte dello stato italiano. Una possibile soluzione che viene invocata da molti sarebbe quella di non far iscrivere le squadre indebitate o di porle in amministrazione controllata come avviene ad esempio in Inghilterra, per i club con bilanci deficitari. Se andiamo a vedere quali squadre risultano con i conti pesantemente in rosso nella nostra Serie A, leggiamo nomi importanti come Inter, Roma, Juventus, Milan e Lazio

Tutte compagini che per il loro blasone e il loro seguito di pubblico tengono in piedi di fatto il sistema calcio, sia per gli introiti derivanti dalle presenze allo stadio che soprattutto per quelli derivanti dai diritti tv, venduti grazie alla loro partecipazione alla Serie A. Una esclusione porterebbe ad un doppio risultato: da una parte il crollo del valore dei diritti televisivi e dall'altra, la perdita totale di appeal del campionato. Pessimisticamente parlando senza queste grandi, la competività della manifestazione potrebbe venire paragonata ad una Ligue 2 francese o ad una Liga 2 spagnola nella migliore delle ipotesi. 

Hellas Verona, futuro gravemente incerto 

Poco prima delle vacanze di Natale e precisamente il 20 dicembre su delega della Procura emiliana, la Guardia di Finanza di Bologna é entrata nella sede societaria per compiere delle indagini e ha sequestrato le quote di maggioranza dell'Hellas Verona. L'azione  giudiziaria compiuta dai militari é avvenuta per il fallimento di una società appartente sempre al presidente Setti, già proprietario della Star Ball Srl e a cui é riconducibile la maggioranza del pacchetto azionario della società gialloblu.

Il numero uno dei veneti attraverso un comunicato ufficiale ha tenuto a ribadire che i problemi economici non hanno intaccato i bilanci degli scaligeri, ma sono l'ennesimo tentativo di recuperare fondi e screditarlo pubblicamente da parte dell'imprenditore Gabriele Volpi:

 Si ritiene opportuno fare chiarezza.

La vicenda del sequestro non riguarda il patrimonio di Hellas Verona F.C. s.p.a. (“HV”), che non viene toccato. Il sequestro si inserisce, come ennesima schermaglia giudiziale, nella controversia tra il Gruppo societario di Maurizio Setti e il Gruppo societario di Gabriele Volpi.

Sono state sequestrate le partecipazioni sociali in HV di proprietà di Star Ball s.r.l., società (di Maurizio Setti) che le aveva acquistate da HV7 s.p.a., che a sua volta le aveva acquisite da H23 s.p.a.

Nel 2020, le società HV7 e H23 (riconducibili a Maurizio Setti) furono dichiarate fallite dal Tribunale di Bologna su istanza del Gruppo Volpi, che è l’unico soggetto a vantare di essere loro creditore. Non ci sono altri sostanziali creditori di HV7 e di H23. Entrambi i fallimenti furono revocati dalla Corte di appello di Bologna.

La revoca del fallimento di HV7 è stata definitivamente dichiarata dalla Corte di cassazione con la decisione n. 29773/2023 del 26.10.2023. La Cassazione ha confermato la pronuncia della Corte di appello di Bologna, rilevando che il Gruppo Volpi non ha provato di essere creditore di HV7.

HV7 – da cui Star Ball s.r.l. acquistò le partecipazioni in HV – è, quindi, tornata operativa e in attività. La conferma o revoca del fallimento di H23 è, invece, ancora sottoposta al giudizio della Corte di cassazione. La Procura di Bologna – allarmata dalle notizie di stampa (peraltro del tutto infondate) circa la possibile vendita da parte di Star Ball s.r.l. delle partecipazioni sociali in HV – ha ritenuto opportuno, su istanza dei legali del Gruppo Volpi, sequestrarle in via preventiva. L’ha fatto solo per il caso in cui, in futuro, il fallimento di H23 dovesse essere dichiarato in via definitiva e si dovesse poi discutere circa la liceità della cessione delle partecipazioni sociali fatta in passato da H23 s.p.a.

Già in passato, il Gruppo Volpi aveva tentato, senza successo, di avvalersi dello strumento penale del sequestro preventivo per attaccare Maurizio Setti e Star Ball s.r.l., che hanno poi visto pienamente riconosciute le loro ragioni dalla Corte di cassazione e poi dal Tribunale del Riesame di Bologna, che annullò il sequestro del patrimonio di Setti e di quello di Star Ball. Il relativo procedimento, che ebbe ampia risonanza mediatica, si è risolto nel nulla ed è stato archiviato dal GIP su istanza della stessa Procura.

Maurizio Setti e Star Ball s.r.l. sono sereni e tranquilli, perché sono convinti di poter dimostrare, anche in quest’occasione, la correttezza, legittimità e liceità del loro operato e la carenza dei presupposti del sequestro.
Hanno, quindi, dato mandato ai loro legali di agire immediatamente per impugnare il sequestro preventivo

Hellas Verona, cessioni pesanti da Doig a Djuric

Milan Djuric
Djuric in azione

Le smentite di rito però sono in netto contrasto con il comportamento che l'Hellas Verona sta tenendo sul mercato con cessioni pesanti, da Doig arrivando a Djuric. Andiamo ad analizzare nel dettaglio le cessioni già avvenute e quelle che potrebbero verificarsi fino al termine del calciomercato.

Hongla al Granada

Gli scaligeri hanno raggiunto l'accordo per la cessione del centrocampista Martin Hongla al Granada. A confermare l'addio del camerunense é stata Sky Sport.

Hien all'Atalanta

I gialloblu hanno perso una pedina fondamentale del reparto difensivo. Infatti il primo giorno di calciomercato si é aperto con la cessione dello svedese Isak Hien all'Atalanta. per lui sono arrivati 9 milioni di euro più bonus dai bergamaschi. 

Terracciano al Milan 

Per 4,5 milioni più uno di bonus anche Filippo Terracciano ha lasciato lo stadio Bentegodi. Il giovane esterno classe 2003 e cresciuto all'ombra dell'Arena, ha voluto accasarsi al Milan.

Faraoni alla Fiorentina

A salutare l'Hellas Verona é anche il suo uomo più rappresentativo, il condottiero di tante battaglie sul campo. Il capitano Davide Faraoni ha scelto di trasferirsi in Toscana, andando in prestito alla Fiorentina fino a fine stagione come riferito da Sky Sport.

Doig vola al Marsiglia

Altra perdita importante in difesa riguarda Josh Doig. Secondo quanto riportato da Sky Sport nella giornata di oggi, sarebbe in dirittura d'arrivo il passaggio dell'esterno scozzese al Marsiglia per 6 milioni di euro più bonus. In aggiunta ci sarebbe una percentuale a favore dei gialloblu per una cessione futura.

Offerta per Djuric dal Genoa

Uno dei titolari del reparto offensivo potrebbe essere il prossimo giocatore a salutare l'Hellas Verona. Per Milan Djuric sarebbe arrivata una offerta di 2 milioni di euro dal Genoa più il cartellino di Puscas, con gli scaligeri che preferirebbero Ekuban ma i liguri non vorrebbero cederlo secondo Sky Sport.

Sfida tra Spezia e Como per Gunter

Il difensore Koray Gunter sembrava destinato a vestire la maglia del Como in Serie B. I Lariani però secondo quanto riportato da Sky Sport, sarebbero stati sorpassati dallo Spezia nella corsa al giocatore. 

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