Papera Donnarumma! Alla Samp bastano Defrel e un primo tempo super
Il riassunto del match tra Samp e Milan: i blucerchiati ringraziano Donnarumma e battono il Diavolo. I rossoneri recriminano per un rigore non dato a PiatekNell’anticipo serale del sabato sera, il Marassi di Genova si fa cornice del delicato match della 29^ giornata di A tra Sampdoria e Milan. Se i blucerchiati vogliono dare continuità alla bella prestazione - con tre punti annessi - messa a referto contro il Sassuolo, i rossoneri, reduci dal pesante k.o. contro i cugini dell’Inter nel derby del 17 marzo, non possono perdere ulteriore terreno dal 3° posto occupato proprio dai nerazzurri. Il match è subito frizzante. Al 1’, infatti, i padroni di casa passano in vantaggio con Defrel, la cui pressione alta su Donnarumma viene premiata a pieni voti dagli dei del calcio: il portierone meneghino, infatti, si fa ipnotizzare dall’attaccante francese combinando un vero e proprio pasticcio sul tentativo di scaricare verticalmente la palla. La scena seguente è esemplare: Fabio Quagliarella, davanti all’euforia dei compagni e dei supporters presenti sugli spalti, corre a rincuorare il giovane estremo difensore azzurro, quasi a dire “Può succedere, ma si riparte. Il Milan accusa il colpo: il 4-3-3 messo in campo da Gattuso non riesce a lanciare gli esterni d’attacco e Piatek sembra un fantasma solitario nella morsa dei difensori blucerchiati. Al 5’ è ancora Defrel a rendersi pericoloso con un sinistro dal limite ben letta stavolta da Donnarumma. L’intensità e il pressing alto degli uomini di Giampaolo sui portatori di palla rossoneri porta i suoi frutti: al 17’, infatti, Linetty aggira Musacchio con un assist al bacio per Quagliarella, che di prima intenzione calcia forte sul primo palo costringendo il numero 99 milanista a sventare la minaccia in angolo. Quattro minuti più tardi, Musacchio, lento nello scaricare la sfera a Biglia, quasi non replica quanto di negativo fatto da Donnarumma in occasione del gol di Defrel. Per apprezzare una risposta del Diavolo bisogna aspettare il 25’, quando Suso, dal limite, rientra sul sinistro e calcia forte, rasoterra sul secondo palo: Audero, però, è impeccabile nel distendersi e nello smanacciare la palla in corner. Al 29’, Linetty sbrana letteralmente Bakayoko e imbecca sulla propria verticale Fabio Quagliarella, che stranamente si dimostra meno cinico del previsto aprendo troppo il destro da ottima posizione. Al 30’, un contatto sospetto nell’area doriana tra Andersen e Calhanoglu costringe Orsato a un silent-check che, tuttavia, conferma quanto deciso in un primo momento dall’arbitro: non è un fallo da rigore, si continua! In un primo tempo a pieno regime blucerchiato, l’ultima chance è di colore rossonero. Al 46’, infatti, l’angolo battuto corto da Suso per Castillejo si trasforma in un’occasione ghiottissima per Musacchio, bravissimo nello stoppare di petto e nel concludere di destro a botta sicura; provvidenziale si rivela la deviazione in corner del difensore avversario. I gialli decretati da Orsato nei confronti di Suso, Castillejo e Vieira condiscono del giusto agonismo la prima vivace frazione di gioco.All’intervallo, Gattuso decide di operare il primo cambio del match: fuori un abulico Rodriguez, dentro Andrea Conti, con lo spostamento di Calabria sulla sinistra al posto del terzino svizzero. Il secondo tempo si apre con lo stesso copione dei 45 minuti iniziali: tra il 56’ e il 57’, infatti, Quagliarella e Defrel potrebbero portare a due i gol di vantaggio doriani se solo la deviazione di Musacchio e l’imprecisione del numero 92 blucerchiato non giocassero a favore dei rossoneri. Due giri d’orologio più tardi, il ripiegamento difensivo di Colley su Suso quasi non sorprende Audero. Sull’angolo seguente, Bakayoko svetta e insacca di testa ma la carica al portiere rivale, come ben segnalato dall’arbitro, è decisamente irregolare. Gattuso, pienamente insoddisfatto dai suoi, richiama in panchina Suso, affidandosi alle abilità di Cutrone per recuperare una partita sinora compromessa. Giampaolo risponde mandando in campo Saponara al posto di Ramirez. Proprio l’ex-rossonero, una manciata di secondi più tardi, ruba palla a Biglia favorendo la conclusione decisamente sballata, da ottima posizione, di Linetty. Al 71’, il tecnico meneghino sostituisce Biglia con Paquetà, ma i risultati non cambiano. Un minuto dopo, Quagliarella trascina con sé l’intera retroguardia del Milan e fa esplodere un destro micidiale che, deviato da Musacchio, si infrange sulla traversa per la fortuna del Diavolo. Al 77’, Paquetà è bravo a servire Cutrone, il quale rientra alla grande su Colley ma si fa strappare la sfera da un impeccabile Audero nel cuore dell’area doriana. L’entrata in campo di Jankto al posto di Vieira precede l’ennesima occasione da gol in favore dei padroni di casa: all’80’, infatti, Defrel sorprende i difensori rossoneri con una progressione pazzesca, ma Donnarumma è bravissimo a chiudere lo specchio all’avversario. La risposta del Milan non si fa attendere: all’86’, Cutrone cerca invano di sorprendere Audero di tacco sul traversone basso di Conti dalla destra. Un minuto più tardi, Giampaolo decide di regalare a Quagliarella la standing ovation di tutto il Marassi; al suo posto entra Manolo Gabbiadini fa il proprio ingresso in campo. I minuti finali sono un vero e proprio scontro tra due squadre esageratamente lunghe e stanche: all’88’, Bakayoko serve bene Piatek, che viene atterrato in area da Murru in maniera regolare secondo Orsato. Sul ripiegamento offensivo della Samp, super è la risposta di Donnarumma sul destro incrociato di Saponara. Il direttore di gara viene, quindi, richiamato dal Var a rivedere l’azione precedente, ma, rivisto il contatto Murru-Piatek, non prende alcun provvedimento contro la Samp scatenando le proteste della panchina e dei giocatori in campo del Milan; in particolar modo è Musacchio a finire sul taccuino dei cattivi di Orsato. Il direttore di gara, dopo ben cinque minuti di recupero, decide che dal Marassi è tutto: la Doria vince la seconda partita di fila e sale all’8° posto in classifica, a pari punti con Atalanta e Lazio. Il Diavolo, dall’altra parte, ferma a otto i risultati utili consecutivi in trasferta, rimanendo saldo in 4^ posizione in A a quattro lunghezze di vantaggio dalla Roma.
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