Palmeri punge Allegri: “È andato a fare casino nello spogliatoio dell’arbitro. Ma come?”
Il giornalista sportivo ha espresso il suo stupore circa l’ammenda di 10.000€ inflitta al tecnico bianconero
Sta facendo il giro del web, la notizia relativa all’ammenda di 10.000€ che il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, dovrà pagare per aver avuto un comportamento scorretto durante Genoa-Juventus. Decisione dovuta all’atteggiamento furioso di Allegri nei confronti dell’arbitro Massa, protagonista di alcune decisioni arbitrali decisamente dubbie, durante la gara di Marassi.
Le parole al veleno di Tancredi Palmeri su Max Allegri
Il giornalista sportivo di fede Inter, Tancredi Palmeri, ha espresso un giudizio al veleno nei confronti del tecnico bianconero. Il suo post rilasciato via X, sta generando molte polemiche sul web. Soprattutto provenienti dai numerosi tifosi della Juventus. Ecco le parole del giornalista:
“Ma come, Allegri è andato a fare casino nello spogliatoio dell’arbitro?!? E le parole distensive nel post?? Ma allora quando i giornalisti amici caricano a pallettoni, sono istruiti a dovere!”
Le motivazioni dell’ammenda nei confronti di Allegri
Le motivazioni dell’ammenda che Allegri sono le seguenti, comunicate dal Giudice Sportivo: “Per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (quinta sanzione). Per avere al termine della gara, nello spoglia degli Ufficiali di gara, contestato, all'inizio con tono pacato, l'operato arbitrale e, successivamente, in modo irrispettoso anche riguardo all'operato del VAR, tant'è che il Direttore lo invitava ad uscire dallo spogliatoio".
L’allenatore toscano, si sarebbe scagliato contro l’arbitro Massa dopo alcune decisioni arbitrali a lui non gradite. Una su tutte, il rigore negato alla Juventus a Marassi e la mancata espulsione del genoano Malinovskyi, per un evidente fallo violento sul giovane Yildiz. Massa è nell’occhio del ciclone in queste ultime settimane, non solo per questo match ma anche per il discusso Napoli-Inter. Terminato 3-0 in favore dei nerazzurri, ma influenzato da decisioni discutibili da parte del direttore di gara (il fallo di Lautaro su Lobotka prima del gol di Calhanoglu e il rigore negato a Osimhen).