Alessandro Benigni, giornalista di Tvl e de Il Tirreno, ci presenta la Lazio di Simone Inzaghi. Dubbio Milinkovic-Savic, Caceres verso il recupero. Ballottaggio Lulic-Lukaku sulla sinistra.

-di Luca Nigro-

La vittoria di Kiev ha sicuramente ridato il sorriso alla Lazio sopratutto in vista del campionato dove nelle ultime 7 gare, la squadra di Simone Inzaghi ha conquistato appena 7 punti con una media a partita molto bassa rispetto all’andamento generale. I 53 punti conquistati in 28 partite, che collocano i biancocelesti al quarto posto in classifica, fanno di Inzaghi uno dei tecnici con la media più alta in serie A (1,89 di media punti a partita). Tuttavia, la Lazio non è esente da qualche calo durante i match, soprattutto mentale. In questa chiave, c’è un dato significativo rispetto a tutti gli altri: la metà dei gol subiti (36) è arrivata nel primo quarto d’ora dei secondi tempi. Delle prime sei, è la squadra che ha incassato di più. Nonostante ciò, la Lazio gioca un calcio corale nel quale le individualità sono al centro del gioco e può vantare, ad oggi, il secondo miglior attacco della A con 67 reti (una in meno della Juventus). Nel 3-5-1-1 di Inzaghi, Immobile (24 gol in A,  37 in stagione in altrettante gare) svaria molto, soprattutto allargandosi in fase di non possesso danno così la possibilità dell’inserimento centrale ai trequartisti e alle mezze ali. In questo i vari Milinkovic, Luis Alberto, Felipe Anderson, Parolo, e in casi sporadici Lucas Leiva, sono dei maestri. I biancocelesti attraverso il fraseggio sono bravi a ricercare l’ampiezza grazie alle propensioni offensive di Lulic, Lukaku e Marusic. In fase di possesso palla (28 minuti di media a gara) la profondità è spesso coperta da Lucas Leiva, ottimo intenditore ma allo stesso tempo costruttore di gioco. L’azione però molte volte parte da dietro grazie alla buona qualità di Radu e de Vrij. In fase di non possesso, gli uomini di Inzaghi  il più delle volte si abbassano dietro la linea della palla lasciando pochi spazi dietro la linea di difesa per poi ripartire con qualità e velocità una volta riconquistata palla. Unico neo, come detto, è la tenuta fisica nell’arco dell’intera gara. Alessandro Benigni, giornalista di Tvl e de Il Tirreno, è un grande grande conoscitore del mondo biancoceleste. Benigni avverte il Bologna e svela le insidie che potranno incontrare i rossoblù nel match di domani all’Olimpico: La brutta notizia per il Bologna è la qualificazione della Lazio ai quarti di Europa League. Sì perché una beffa in terra ucraina avrebbe avuto conseguenze potenzialmente devastanti per i biancocelesti, già fiaccati dall'eliminazione in Coppa Italia contro il Milan (di fatto senza subire gol) e dal calo di risultati in campionato (sconfitta con la Juve in extremis e pari a Cagliari, in entrambi i casi con annesse recriminazioni arbitrali) nonostante prestazioni non brillantissime come a inizio anno ma comunque buone. La vittoria di Kiev invece dà morale alla truppa di Inzaghi, che adesso può guardare con maggior ottimismo al futuro. La lotta Champions si è fatta serratissima e con l'arrivo dalle retrovie del Milan ci sono 4 squadre in lotta per due posti. Chiaro, dunque, che in casa contro gli emiliani non siano concessi ulteriori passi falsi, considerando che nelle ultime 5 la Lazio ha raccolto appena 7 punti (la peggiore delle 6 squadre di testa)".LA CHIAVE - “Ci sarà da capire -aggiunge Benigni- le condizioni fisiche dei calciatori impiegati a Kiev e quelle di Milinkovic-Savic, rimasto a riposo precauzionale per un affaticamento. In Ucraina la Lazio ha dimostrato di poter giocare bene e vincere anche senza di lui, ma indubbiamente il serbo ha le qualità per spostare gli equilibri di qualsiasi gara. Se sarà, come sembra, in campo all'Olimpico, il Bologna dovrà stare molto attento sui suoi inserimenti. E pure alle corsie esterne. Dopo due giornate di squalifica e un problema muscolare, infatti, tornerà probabilmente tra i titolari Marusic: un esterno di spinta pura che potrebbe mettere in grossa difficoltà gli emiliani da quella parte. A sinistra, invece, sarà ballottaggio tra Lukaku e Lulic. L'altra faccia della medaglia invece è una difesa che ultimamente non ha brillato: l'attacco del Bologna ha la velocità e l'estro per farle male, soprattutto sulle ripartenze. Da capire tra l'altro chi giocherà nel terzetto difensivo: difficile rinunciare a de Vrij, al suo fianco potrebbe recuperare Caceres con Radu a sinistra e Bastos prima alternativa. Wallace è scivolato indietro nelle gerarchie, mentre Luiz Felipe dovrebbe riposare”.  LE ULTIME DI FORMAZIONE - “Le tante partite ravvicinate rischiano di farsi sentire, ma come detto in precedenza -conclude Benigni- l’euforia post qualificazione potrebbe fungere da antidolorifico. Inzaghi chiederà un ultimo sforzo a tutti i suoi big, considerando che dopo il Bologna ci sarà la pausa per le Nazionali, occasione perfetta per far tirare il fiato ai biancocelesti”.  Probabile Formazione (3-5-2): Strakosha; Caceres, De Vrij, Radu; Marusic, Parolo, Leiva, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile. All.: Simone Inzaghi.
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