La procura della Repubblica Islandese ha riaperto il caso relativo alla denuncia di una donna nei confronti di Albert Gudmundsson per violenza sessuale risalente alla scorsa estate, per il giocatore del Genoa, che in precedenza era stato anche escluso dalla nazionale, potrebbe addirittura arrivare la condanna ad un anno di galera.

Cosa è successo?

I fatti risalgono a quando la nazionale islandese lo scorso agosto giocò i preliminari per accedere agli europei affrontando prima Israele e poi Ucraina; in quel periodo una donna aveva denunciato il giocatore del Genoa, caso che inizialmente fu archiviato ma che recentemente è stato aperto con la stessa condanna da parte della presidentessa della federazione islandese che aveva giudicato la vicenda come inaccettabile.

Albert Gudmundsson
Gudmundsson Genoa

Non è la prima volta che un giocatore del Genoa riceve accuse simili

Gudmundsson non è il primo giocatore del Genoa ad interfacciarsi con questo tipo di dinamiche, partendo dal passato la prima vicenda veramente strabiliante relativa ad un'accusa penale fu quella che coinvolse nel 1990 l'attaccante Carlos Alberto “Pato” Aguilera che, nonostante fosse agli arresti domiciliari con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione, giocò Genoa-Ascoli in funzione di un permesso di 3 ore al giorno consentitogli dal giudice per poter svolgere la propria professione.

Non andando a scavare molto nel passato c'è un altro giocatore di proprietà deL Genoa ad essere attualmente sotto processo per violenza sessuale, si tratta di Manolo Portanova che nonostante la condanna a sei anni di reclusione in primo grado gioca regolarmente, in Serie B, in prestito alla Reggiana, in funzione del fatto che l'ex primavera della Juventus ha fatto ricorso e l'udienza d'appello deve ancora svolgersi.

Cosa rischia Gudmundsson?

L'attaccante islandese nonostante questa spada di damocle, ha giocato una stagione fantastica ed è al centro di interessi di mercato importanti, Inter su tutte. Tuttavia questa vicenda potrebbe portare problemi non solo calcistici ma anche personali visto che l'islandese se, dovesse essere condannato, rischia fino ad un anno di carcere da scontare nel proprio paese.

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