Caos serie B: il curioso caso della Virtus Entella
A poco più di un mese dall'inizio dei campionati, la squadra ligure non sa ancora dove disputerà la stagione calcistica 2018/2019
A più di un mese dall'inizio dei campionati, la squadra ligure non sa ancora dove disputerà la stagione calcistica 2018/2019
E' stata o meglio è, una delle pagine più brutte del calcio italiano quella riguardante il campionato di Serie B e la sensazione è che questa storia sia ben lontana dalla conclusione. In un'estate fatta di ricorsi, fallimenti, ammissioni e ripescaggi, c'è una squadra che a gran voce chiede GIUSTIZIA. E' la Virtus Entella del presidente Antonio Gozzi, la quale pretende la riammissione al campionato cadetto dopo il fallimento del Cesena. Ma partiamo con ordine. I liguri, nello scorso campionato, sono retrocessi sul campo perdendo il play-out contro l'Ascoli, fin qui tutto nella norma. In piena estate, scoppia il caos plusvalenze fittizie, coinvolte Chievo e Cesena. Di cosa si tratta? Le società di calcio, gonfiano il costo del cartellino di un calciatore in rosa (sconosciuto o che non ha mai giocato), per poi rivenderlo ad un prezzo maggiorato rispetto a quello dichiarato a bilancio, in modo tale da sanare le perdite. Le due società sopra citate, sono state indagate per plusvalenze fittizie incrociate, ovvero, il Chievo dopo aver iscritto a bilancio un calciatore sconosciuto (es. dal valore di 5 mln), lo cede al Cesena per 10. La società romagnola, per rientrare dal "finto investimento", vende alla società veneta, un proprio calciatore della primavera (es. dal valore di 5 mln), allo stesso prezzo, realizzando cosi anch'essa una plusvalenza. In realta, le due squadre si "scambiano" calciatori, senza aver mai fatto operazioni in denaro, incrementando così i propri bilanci. Parte il processo, all'interno del quale, le due squadre vengono deferite e penalizzate. I veneti, quattro punti, da scontare nel campionato attuale. I romagnoli (nel frattempo falliti), 15 punti e retroattivi, cioè da scontare nel campionato 2017/2018. In un campionato cadetto, che vive nel caos più totale, con un format da 19 squadre non approvato da tutti i presidenti e non solo, l'Entella è di diritto la principale candidata ad essere ripescata (avendo perso il play-out) sebbene abbia già giocato una partita in LEGA PRO. In questi giorni, era attesa la sentenza da parte del TAR in merito al ripescaggio del club ligure, sentenza rinviata a data da destinarsi in quanto la squadra di Chiavari, non ha rivendicato la sentenza di riammissione emanata venti giorni fa dal Collegio di Garanzia, motivo per cui la Lega Serie B e FIGC hanno ritirato la sospensiva allungando ulteriormente i tempi. L'Entella con molta probabilità, non scenderà in campo prima di novembre. Urge trovare una soluzione per mettere fine a quest'altro scempio che ancora una volta, per l'ennesima volta, mette in cattiva luce il movimento calcistico italiano, a tal punto da attirare l'attenzione dei media d'oltreoceano.