Il Torino esonera Mihajlovic e si affida a Mazzarri. Antonio Chiera giornalista di youreporter.it ci presenta i granata. Out in sei, ipotesi 3-5-2.

-di Luca Nigro-

Che il Torino non viva uno dei suoi migliori momenti, era ed è sotto gli occhi di tutti. Ma da qui a pensare che la sconfitta in Coppa Italia avrebbe portato all’esonero di Sinisa Mihajlovic, soprattutto a due giorni dalla gara di campionato con il Bologna, questo era impensabile. Non certo per Urbano Cairo che ai microfoni di Sportitalia spiega come la scelta era stata ponderata già da tempo: “Non c’è molto da spiegare sull'esonero di Mihajlovic. Non è certamente legato alla partita di ieri sera (l’altro ieri per chi legge ndr), ma è un girone d’andata non consono a quelle che erano le aspettative che avevamo per aver fatto una squadra certamente più forte di quella dello scorso anno dove facemmo 29 punti. Ora siamo a quattro punti in meno ed in più non c'è un trend definito, ad esempio vinci e poi pareggi partite che andrebbero vinte. Quindi non c’era soddisfazione per questo tipo di campionato e di andamento”. Mihajlovic dunque saluta dopo un anno in mezzo, in cui ha collezionato 18 vittorie in 57 gare di serie A. Per il resto 15 sconfitte e ben 24 pareggi. Trend quest’ultimo, confermato dalle parole di Cairo e soprattutto dai numeri di questi primi sei mesi: troppi i 10 pareggi in 19 gare, nonostante le sconfitte siano appena 4 e in punti in classifica 25. Mihajlovic ha confermato la sua forte propensione all’X, Firenze docet. Curioso che come successo già al Milan, il tecnico serbo paghi ancora una volta una sconfitta con la Juve. Ma i bianconeri in questo esonero centrano poco o nulla. Mihajlovic in sede di mercato è stato accontentato, sacrificando Benassi e volendo a tutti i costi Mbaye Niang. Quello del francese, con i sui 20 milioni, è l’acquisto più costoso dell’era Cairo. Peccato che in termini di reti si siano tradotti in una sola rete. Scelte volute per portare la sua idea di 4-2-3-1 naufragata dopo appena 10 giornate. Nelle restanti 9, la decisione di virare sul 4-3-3 forse più adatto ai tanti esterni in rosa, da Ljajic, a Iago Falque, da Berenguer a Niang. Gli infortuni di Belotti non hanno di certo agevolato, ma i troppi risultati deludenti culminati con i 6 pareggi negli ultimi due mesi, sono costati la panchina al serbo. Panchina adesso affidata a Walter Mazzarri che torna in serie A dopo tre anni e due mesi esatti: l’ultima volta ironia della sorte proprio il Toro gli costò l’esonero all’Inter. Mazzarri domani esordirà contro quel Bologna che ad inizio 2000 lo lanciò da tecnico della Primavera nel grande calcio.Ci spiega il complicato periodo vissuto dai granata Antonio Chiera, giornalista di youreporter.it da sempre vicino alle vicende toriniste: “Il Torino sta vivendo forse il momento più difficile della stagione, culminato con l’esonero di Sinisa Mihajlovic. Il nuovo arrivato Walter Mazzarri avrà molto su cui lavorare, soprattutto sulla testa dei suoi calciatori anche se penso possa dare la scossa che serva, a partire dalla gara col Bologna. In casa i granata arrivano da due pareggi consecutivi, non vincono da tre turni e nell'ultimo incontro interno contro il Genoa sono rimasti a secco. Unica nota positiva? Il non aver incassato gol, anche se la vittoria manca da ben quattro gare. I granata certamente arrivano a questa sfida non al meglio, soprattutto dopo la sconfitta rimediata nel derby di Coppa contro la Juventus. Mazzarri al debutto si ritroverà con troppe assenze: Ansaldi, Barreca, Belotti, Edera, Ljajic e Lyanco. Queste defezioni potrebbero pesare non poco sul match con il Bologna e potrebbero avere strascichi sulla seconda parte del campionato: sia la sosta che il mercato invernale,  potrebbero portare "benefici" alla squadra del tecnico toscano, a partire dal recupero degli infortunati. In chiave tattica forti dubbi, quasi tutti incentrati sul modulo. Da capire se Mazzarri proporrà subito il “suo” 3-5-2 o, visti i pochissimi giorni a disposizione per preparare la sfida, manterrà il 4-3-3 utilizzato più volte dal suo predecessore. Ipotizzando il 3-5-2, in mediana Baselli, scontata la squalifica, potrebbe rientrare in mezzo al campo insieme a Rincon e probabilmente a Valdifiori che sarebbe preferito ad Acquah. Gli esterni saranno De Silvestri e Molinaro. In difesa, davanti a Sirigu, potrebbe esserci il ritorno di Moretti che si sistemerà al fianco di N’Koulou e Burdisso. In avanti per provare a scardinare la difesa del Bologna sarà riproposto Niang da attaccante centrale, supportato con ogni probabilità da Iago Falque". Probabile Formazione (3-5-2): Sirigu; N’Koulou, Burdisso, Moretti; De Silvestri, Rincon, Valdifiori, Baselli, Molinaro: Iago Falque, Niang. All.: Walter Mazzarri.
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