Paoletti: "Come si può pensare che l'Italietta possa competere con certe Nazionali? Spagna-Germania..."
L'ex addetto stampa del Napoli su Facebook ha esaltato Spagna-Germania con tanto di stoccata alla Nazionale
Spagna-Germania è stato il primo quarto di finale di Euro 2024 che si è giocato ieri pomeriggio a Stoccarda. Il match tra le “furie rosse” e la “Mannschaft” è stato vinto dalla nazionale del C.T Luis de la Fuente grazie ad un gol messo a segno da Merino al 119' dopo che il match era inchiodato sul punteggio di 1-1 con le reti di Dani Olmo e Wirtz, che avevano portato il match ai supplementari. Gli iberici, ora, affronteranno, la Francia nella semifinale di martedì 9 luglio e in programma a Monaco di Baviera. Intanto il giornalista ed ex addetto stampa del Napoli, Paolo Paoletti, su Facebook ha esaltato Spagna-Germania con tanto di stoccata alla Nazionale italiana.
Paoletti su Spagna-Germania e la stoccata all'Italia
"Che spettacolo!!! Spagna-Germania ci ha fatto capire che il calcio esiste ancora. In semifinale ci va la Spagna ma poteva esserci la Germania senza che la goduria potesse rivendicare alcunchè. Ma come si può pensare che l'Italietta, mortificata dai club, potesse e possa competere con queste Nazionali?"
Paoletti sui giovani delle due nazionali
Musiala è quello più limpido tra i tedeschi, ben conosciamo i tanti in maglia rossa. Yamal, 16 anni, è stato l'uomo assist per il vantaggio di Dani Olmo. Quello del basco Merino (28), al 118', decide una finale anticipata, affermando che nel mix tra giovani di qualità ed esperienza c'è la formula della vittoria. Come spesso accade, anche stavolta l'epilogo della miglior gara fin qui disputata a Euro'24 è accompagnato da polemiche arbitrali per l'operato di Taylor, molto discusso e discutibile per le sue scelte. Innanzitutto per un fallo di mani di Cucurella in area di rigore".
"Passa la Spagna, il calcio resta lo sport più bello del Mondo, se fatto come va fatto: talento, competenza, coraggio. L'Italia impari ad esaltare i giovani, a giocare con qualità, senza paura, con il gusto del palleggio per la verticalità".
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