La lettera di Ronaldo ai tifosi: "Chiamati a mettere alla prova i nostri limiti, tutti insieme. E vinceremo, come feci io dopo l'infortunio al ginocchio" Si scrive Ronaldo Luis Nazario de Lima, si legge in più modi: il Fenomeno, il giocatore più forte della storia del calcio, il presidente. Il brasiliano ha voluto richiamare i propri tifosi allo spirito di ‘combattimento’ quotidiano attraverso la forza del gruppo e lo ha fatto attraverso una lettera in cui si evidenziano i segreti del tornare in alto dopo una brutta caduta. “Siamo separati dalla distanza fisica ma sono convinto che non siamo mai stati così vicini – scrive l’attuale patron del Real Valladolid -. Siamo dentro le nostre case per noi stessi, per coloro che amiamo, per tutti quelli che non conosciamo nemmeno e per coloro che non possono più stare con noi. Vi scrivo per ringraziarvi di essere lì, per la pazienza, la cautela e il tuo ottimismo, nonostante tutte le difficoltà, le sfide e le perdite che stiamo affrontando in questi tempi difficili. l calcio mi ha insegnato molte cose. Quando ho subito il mio più grave infortunio al ginocchio, mi dicevano che non avrei mai più potuto camminare. Io combattei per cambiare quelle opinioni e mostrare a tutti che potevo fare quello che desideravo di più. Alla fine arrivò il momento, forse il più emblematico di tutta la mia carriera, nel 2002, in Giappone, nella finale dei Mondiali. Segnai 2 gol contro la Germania, per il mio Paese, fu la consacrazione del mio ritorno. Sono sicuro che anche voi, quando guarderete indietro, ricorderete quante volte vi siete alzati da tutte le vostre battaglie e quante volte siete riusciti a superarle, nel corso della vostra vita, per rendere possibile l’impossibile e arrivare dove siete, ad essere chi siete. Siamo insieme e usciremo più forti da tutto questo”.
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