Pinzolo 2018, giorno 5: ecco Nehuen Mario Paz. Inzaghi prosegue le lezioni sul 352
Incessante il lavoro sul modulo su cui il tecnico vuole plasmare la squadra. Ancora out Pulgar, prima partitella libera in 11vs11
- di Edoardo Frati -
Dopo una settimana (feriale) di lavoro, in ritiro a Pinzolo, cominciano vagamente a delinearsi i contorni dello stampo che mister Filippo Inzaghi sta applicando al Bologna. Attenzione: guai a dire o pensare che questa squadra abbia un’identità di gioco, perché non ha nemmeno – ancora – un’identità di gruppo. Devono rientrare i nazionali, vanno sistemati gli esuberi, decise le più importanti gerarchie e, se possibile, ritoccato in meglio il reparto difensivo.È una squadra ancora a livello progettuale o, per usare un termine più appropriato, embrionale. Lungi dall’essere una creatura fatta e finita. Della quale, però, cominciano a distinguersi alcune forme, le più importanti. Tra queste, i movimenti fondamentali delle mezze-ali a centrocampo, che nelle esercitazioni concludono a rete più delle due punte. Del giro-palla prima di aver superato la metà campo, paziente e metodico. Dello scaglionamento difensivo di una linea a 5 (3+2), che richiederà ancora tanta esercitazione per riuscire adeguatamente. Del pressing preventivo dopo aver perso un pallone, e di come devono muoversi gli interpreti non direttamente coinvolti in esso. Mister Inzaghi, per ora, sembra curare di più la fase propositiva: anche oggi (10/07, nda), in mattinata, seduta tattica con gruppi di lavoro in “11 contro 0”. Pippo allena la squadra tenendo delle vere e proprie lezioni, non lasciando nulla al caso: prima dispone un’ipotetica squadra avversaria con 10 sagome fisse che sposta e ri-sposta, insoddisfatto, poi ne sostituisce due con ‘uomini veri’, per conferire più dinamismo alle manovre. Dunque stimola, spiega, lascia giocare due azioni e ferma tutto di nuovo, correggendo alcuni movimenti individuali e alcuni collettivi. Le pause sono frequenti e brevi, i cambi di gruppo avvengono ogni 20’ circa, per lavorare sempre a massima intensità. Nel pomeriggio, poi, esercitazione a tre squadre miste in campo ridotto, per gestire la superiorità numerica, e partitella in versione classica, dove abbondano giocate e contrasti, come fosse già domenica al Dall’Ara. In mezzo alle due sedute la conferenza stampa di presentazione, questa volta di Mario Paz, acquistato già a gennaio di quest’anno e solo adesso a completa disposizione del tecnico. Ancora out Pulgar, reduce da una botta che dovrebbe riassorbirsi nelle prossime ore. Presente, invece, Bruno Petkovic, il quale appena 24 ore prima era a colloquio con Bigon e Di Vaio e, per un attimo, aveva fatto pensare ai presenti una possibilità di uscita imminente.
💬 Commenti