Ordine duro su Donnarumma: "Appena è uscito dalla comfort zone si è smarrito. Ha conservato il talento ma ha perso lo smalto"
L'analisi del giornalista dopo un'altra prova negativa del portiere della Nazionale e del PSG: ecco le sue dichiarazioni
Francesco Ordine ha detto la sua sulla situazione di Gianluigi Donnarumma che, negli ultimi tempi, sta facendo qualche errore di troppo. Dalla papera contro il Real Madrid che è costato il passaggio di turno in Champions League al Paris Saint-Germain, agli errori di ieri sera in Turchia-Italia. Il portiere azzurro ha fatto passare sotto le gambe un tiro non irresistibile di Under, poi ha rischiato una clamorosa gaffe con i piedi e infine non ha respinto bene la palla che ha portato al raddoppio dei turchi. Da segnalare, comunque, anche un paio di parate importanti.
Il giornalista si è espresso così sulla sua rubrica Ordine del… giorno sul sito derbyderbyderby.it, criticando anche le scelte professionistiche del calciatore, del suo agente Mino Raiola e della sua famiglia. Ecco le sue parole:
ORDINE DEL…GIORNO – Adesso Gigio l’avrà imparata la lezione?
"Chissà se a casa Donnarumma hanno capito. Chissà se i Gigio che verranno nel nostro calcio si lasceranno abbagliare dalla moneta e convincere da agenti golosi invece di puntare al miglior sviluppo della propria carriera.
Già perché la prova del portiere azzurro, campione d’Europa, in Turchia dopo la mediocre prestazione di Palermo, ha di fatto certificato l’errore commesso dalla famiglia Donnarumma che ha messo il destino del figlio nelle mani di un agente a caccia di ricche commissioni. Martedì sera Gigio ha debuttato con un gol preso in mezzo alle gambe, nella ripresa ha mostrato una moscia respinta sul secondo sigillo turco e si è parzialmente riscattato con un paio di voli sul lato sinistro, il suo pezzo forte.
Nell’intermezzo, con i piedi, ha sfiorato un altro pasticciaccio. Cosa dimostra l’episodio seguito a quello di Madrid e di Palermo? Dimostra che il ragazzo ha una fragilità emotiva che quelli del Milan conoscevano alla perfezione. Ai tempi di Milanello, lo hanno protetto e coccolato. Appena è uscito dalla comfort zone si è smarrito dinanzi alle prime curve a gomito. Probabilmente anche la perdita di un allenatore non gli ha fatto fare passi avanti. Ha preso qualche chiletto in più, conseguenza del fatto che non ha giocato da titolare ma ha dovuto penare in panchina. Non è diventato un brocco all’improvviso, ha conservato il talento, ha perso lo smalto. E chi l’ha portato nel posto sbagliato al momento sbagliato dovrebbe essere chiamato a rispondere del misfatto."
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