I ragazzi di Ballardini esultano in Genoa-Bologna 2-0 (profilo social Genoa CFC)



Perin 6,5: al 33’ risponde alla grande sul sinistro dal limite di Orsolini sventando la minaccia in angolo. Per vederlo nuovamente protagonista bisogna aspettare la ripresa, quando legge senza alcuna facilità la conclusione da fuori area di Soriano.



Masiello 6: bene a ritmi bassi, un po’ in affanno quando la velocità di gioco si alza.



Radovanovic 6,5: telecomanda bene la difesa genoana, chiude gli spazi ai portatori di palla avversari, non rinuncia a impostare la manovra di gioco dei suoi quando il movimento dei compagni stenta ad arrivare.



Bani 6: sufficiente come l’attenzione che serve per prevenire i timidi attacchi del Bologna.



Zappacosta 6,5: la spinta non è costante, ma quando si accende mette in difficoltà la retroguardia bolognese. L’1-0 del Genoa ne è testimonianza: è il terzino rossoblù, infatti, a sfuggire a Bani e impegnare Da Costa prima della ribattuta a botta sicura di Zajc.



Behrami 6: aggressivo al punto giusto, in fase di copertura, sulla fascia sinistra, ma solo nella frazione iniziale della gara. Dal 46’ Ebongue 6,5: impiega appena 10’ per far sentire la propria presenza a Schouten rubando palla all’olandese e fornendo a Destro l’assist per il 2-0. Fornisce la quantità e l’aggressività necessarie al centrocampo del Grifone, peccato che debba lasciare il campo dopo 29 giri d’orologio a causa di un problema fisico. Dal 75’ Lerager 6: viene chiamato in causa a giochi ormai fatti. Non serve più di quel che fa vedere per contribuire a una vittoria già messa in cassaforte dai propri compagni.



Badelj 6: nel primo tempo è un’ombra che si muove macchinosamente nel centrocampo rossoblù, segno che se l’esperienza avanza, il dinamismo cala vistosamente col passare degli anni. Meglio nella ripresa, specie in fase di interdizione. Quando il gioco si fa sporco fa vedere che i suoi piedi sono ancora puliti.



Zajc 6,5: al 44’ sblocca la gara trafiggendo Da Costa sulla ribattuta dello stesso portiere brasiliano sulla conclusione di Zappacosta. E’ uno dei più pimpanti del Genoa, specie nel primo tempo, quando il Bologna ancora fa vedere di essere in campo.



Criscito 6: al 10’ impegna Da Costa con un gran sinistro in corsa sul primo palo. La sua partita dura solo 45’. Dal 46’ Ghiglione 6: non è lui ad alzare il livello qualitativo e quantitativo della manovra genoana. Basta non strafare per ottenere una meritata sufficienza.



Destro 7: è in fiducia e si vede. Gioca a tutto campo e quando svaria nel fronte offensivo impegna costantemente la retroguardia rivale. Il raddoppio genoano porta la firma dell’attaccante ascolano, glaciale nell’insaccare la sfera all’angolino destro della porta difesa invano da Da Costa. Giocatore rinato. Dall’86’ Melegoni sv.



Shomurodov 6,5: ha una marcia in più, specie col pallone tra i piedi. Non incide come potrebbe, forse è questa l’unica pecca, ma le qualità e gli anni davanti per fare la differenza non mancano. Dall’81’ Pjaca sv.



Ballardini 6,5: la squadra disegnata in campo non è il massimo in bellezza ed efficacia. I cambi decisi nella ripresa, però, stravolgono in positivo il Genoa, superiore, quest’oggi, rispetto al Bologna. Il risultato finale è anche merito del tecnico ravennate.



 



 

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