L’assicuratore di Scariolo
La Vurtus ha vinto una classica battaglia europea contro la Reyer
"Giocare una partita di coppa contro la Reyer non è come giocare una partita di campionato contro la Reyer": Sergio Scariolo ne ha viste di tutti i tipi, dunque non gli è stato difficile riconoscere il terzo confronto stagionale con Venezua, il più aspro, il più difficile. Anche perché, ha aggiunto, prima ancora di parlare degli infortuni di Mannion e Sampson, e ovviamente senza sottolineare la preoccupante evanescenza di Alibegovic e Tessitiri, Teodosic e Hervey, i migliori, non avrebbero dovuto giocare. E invece la firma sulla vittoria l'hanno messo proprio loro, Teodosic in particolare più con la tigna che con lo stile, più con la quasi perfezione dalla lunetta che cin i soliti timbri.
insomma, una vittoria di peso in un girone che è molto più difficile dei ricordi, perché il percorso netto della Segafredo l'anno scorso, fino al Kazan, è stato un'illusione che bisogna cancellare presto. E avere un'italiana nello stesso gruppo non e' un vantaggio se quella italiana è una a Reyer che non è ancora la solita Reyer ma è bravissima a mascherare con un super Michele Vitali un anonimo Tonut.
In coppa tante volte conta il giorno dopo, ed è questo che succede in Virtus. Pensando che l'assicuratore di Scariolo valga più per la tranquillità che a cura fa esibire in pubblico a Scariolo che per i soldi legati agli infortuni di Udoh e Abass, si dovranno valutare gli stop di ieri che sono stati ingigantiti dall'assenza programmata di Belinelli. A proposito di programmi: Mannion probabilmente salterà la Naziinale mentre ci dovrà andare Oajola che avrebbe tanto bisogno di tirare il fiato.
La coppa non è il campionato, ma l'esordio stagionale alla Segafredo Arena, nuovo padiglione ma stessa eleganza, a qualcuno sono sembrare diverse le distanze del campo, altri cin quella pioggia non hanno gradito il parcheggio, storie di abitudini da rifare, ha detto che è stato proprio intempestivo, quanto meno, l'annuncio della Lega Basket sull'aumento dei tifosi. Il ritorno nei palasport non è la festa per tutti che avevamo dipinto nella speranza, legittima e comprensibile, di un ritorno lento alla normalità. Domenica intanto l'Arena offre subito un bis e sono curioso di vedere quanta gente ci sarà per la partitissima delle ragazze alle 15, purtroppo in concomitanza con il Bologna.