Auriemma asfalta Mughini: “Stai zitto, parole disgustose. Avvoltoio accanito su cadavere di…”
Ripercorriamo il diverbio clamoroso tra i due giornalisti a Tiki Taka, inerente alla scomparsa di Maradona
La scomparsa di Diego Armando Maradona ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del calcio. Durante una puntata di Tiki Taka datata 2020, i due giornalisti Gian Piero Mughini e Raffaele Auriemma, diedero vita a un diverbio durissimo relativo alla morte della leggenda del calcio argentino.
Mughini e il suo attacco durissimo a Maradona
Il noto giornalista siciliano rilasciò le seguenti parole sull’ex Napoli, le quali fecero poi infuriare Auriemma:
“Maradona? Era sfatto, frantumato, disperato da anni. Le ultime immagini sono raccapriccianti dal punto di vista umano e lo dico con commozione. Ma era un essere sfatto per le sue abitudini e ora lo facciamo diventare un santo, ma no”
La risposta velenosa di Auriemma e la replica del collega
Auriemma ha poi risposto deciso al collega: “Sono frasi che provocano il disgusto in chi le ascolta. Sono offese rivolte senza pudore quando la salma di Maradona era ancora calda. Mughini, io non ti chiedo le scuse perché so che non ne saresti capace, ma almeno potresti tacere. Non sei stato in grado di rispettare il più grande calciatore della storia nemmeno dopo la morte. Anche in guerra si rende onore al nemico caduto, tu hai gettato veleno su un evento luttuoso, hai dato la sensazione che non vedevi l’ora di accanirti come un avvoltoio sul suo cadavere sfatto. Non ti sei limitato a esprimere un giudizio sul valore della persona, anzi ti sei accanito ulteriormente nei confronti di Napoli e dei napoletani che sui social o quando ti incontrano per strada ti apostrofano per come meriti. Non porti rispetto per la storia di questa città”
Mughini ha poi risposto così: “Mi spiace che qualcuno pensi che io possa mancare di rispetto alla città di Totò, De Filippo e Pino Daniele. Quelle parole non beatificanti le ho pronunciate in un contesto in cui tutti assieme dicevano che Maradona poteva permettersi tutto, che ogni cosa sua era un provocazione. Come il gol fatto con la mano. No, il gol fatto con la mano è una porcata e il gol successivo è una meraviglia. In questo contesto io mi sono limitato a dire che la vita di quest’uomo non è stata un capolavoro”.