La "classica" del calcio italiano aprirà questa 15^ giornata di Serie A. Nonostante i 40 punti conquistati, la Juve non può permettersi passi falsi. La gara contro l'Inter ha sempre un sapore particolare. L'etichetta del "derby d'Italia" fu coniata da Gianni Brera, per risaltare la storica rivalità che c'era tra le due società, nonostante non fosse una stracittadina. Per diversi anni è stata anche la sfida tra le due proprietà, ovvero gli Agnelli e i Moratti. Entrambe le dinastie hanno detenuto per molti anni la maggioranza societaria e hanno segnato i successi storici dei due club. L'esame nerazzurro sarà l'ennesimo banco di prova. Anche perché nell'era dello "Stadium", l'Inter è stata la squadra che ha ottenuto più punti (5) e oltretutto è stata la prima a sbancare il fortino bianconero (1-3 nel 2012). Una vera e propria bestia nera a cui si aggiunge anche Mauro Icardi, che in 10 presenze contro la Juve, ha realizzato 8 gol e 2 assist. Di fronte ci saranno le due squadre che hanno effettuato più cross utili di tutte le altre (137) e che hanno subito meno gol (8 la Juventus e 12 l'Inter). In panchina sarà un derby toscano: Allegri contro Spalletti. Il bilancio nei 7 precedenti vede avanti il tecnico juventino con 4 vittorie a 3 e due pareggi. Contro i milanesi non dovrebbero esserci grosse variazioni rispetto alla gara vinta contro la Fiorentina. Alex Sandro non ha ancora recuperato dal fastidio al flessore che lo ha costretto a saltare la trasferta di Firenze e al suo posto potrebbe essere confermato Cancelo, con De Sciglio favorito su Cuadrado per occupare la corsia opposta. Bentancur in settimana ha accusato qualche problema alla schiena ed è in dubbio il suo utilizzo dal primo minuto. In caso di forfait dell'uruguaiano, Allegri potrebbe virare verso il 4-4-2. Tra i convocati tornerà Emre Can, dopo lo stop che lo ha tenuto fuori per oltre un mese e potrebbe essere pronto per una spezzone di gara.Spalletti contro la Roma ha optato per il 4-3-3 ma contro i bianconeri dovrebbe ritornare alle origini e schierare il suo cavallo di battaglia, il 4-2-3-1. Vrsaliko punta ad una maglia da titolare dopo la panchina di domenica scorsa, così come Vecino, che dovrebbe affiancare Brozovic a centrocampo. Il croato è il giocatore che in media corre più di tutti in campionato (12 km di media a gara) e dopo un periodo costernato da molte critiche, è diventato un titolare inamovibile nello scacchiere del tecnico toscano. Alle spalle di capitan Icardi sono aperti molti ballottaggi: sugli esterni si giocano due maglie da titolare Perisic, Politano e Keita, con i primi due in vantaggio. Molto dipenderà anche da chi sarà il trequartista. Nainggolan sembra essere recuperato, ma il belga, vista la condizione non ottimale, potrebbe partire dalla panchina per essere poi schierato poi in Champions contro il PSV. In difesa spazio alla solida coppia Skriniar e De Vrij che fin qui si è ben comportata in questo inizio di campionato. Sarà un gara speciale per Asamoah. Il ghanese dopo 6 anni trascorsi a Torino, tornerà da avversario, e molto probabilmente sarà accolto dagli applausi da parte dei suoi ex tifosi. Il gol di Milik ha tenuto aperta la corsa scudetto e visto il calendario, gli 8 punti di vantaggio non consentono ai campioni d'Italia di abbassare la guardia. La vittoria potrebbe avere un doppio peso specifico: eliminerebbe in maniera pressoché definitiva le speranze scudetto dei nerazzurri e darebbe una mazzata al Napoli che spera in qualche passo falso per accorciare in classifica. Probabile formazione (4-3-1-2): Szczesny; De Sciglio, Bonucci, Chiellini, Cancelo; Bentancur, Pjanic, Matuidi; Dybala; Mandzukic, Ronaldo. All. Massimiliano Allegri
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