Juventus, quali sono i calciatori che credono ancora in Allegri? Ecco com' è diviso lo spogliatoio bianconero
Ecco chi sono i giocatori della Juventus che ancora sostengono Allegri e chi invece è più scontento del proprio Mister
La Juventus non sta attraversando un bel periodo, è in profonda crisi nera e ancora non riesce ad intravedere quella famosa luce. I tifosi bianconeri si domandano anche quale siano i giocatori che ancora seguono Allegri. Repubblica.it prova a dare una risposta. Ecco cosa riporta:
Juventus, ecco chi è con Allegri
Sono senza dubbio con l'allenatore Perin e De Sciglio, con quest'ultimo vero e proprio 'cocco' del tecnico. Non solo: Danilo è un fedelissimo di Allegri e ad essere dalla sua parte anche il portiere Szczesny e Juan Cuadrado, che ieri nel post-partita ha chiesto al gruppo unità per venir fuori dalla situazione complicata.
Juventus, ecco chi è scontento della gestione Allegri
Più nutrita è la schiera di chi oggi non segue più l'allenatore. A guidare questa nuova schiera - si legge - due centrocampisti: Locatelli e McKennie. Allegri negli ultimi mesi s'è molto dedicato alla crescita di Rabiot, ma nemmeno quest'ultimo brilla per spirito, carattere, leadership. Kostic e Bremer, tra gli ultimi arrivati, sono perplessi perché abituati a lavorare con tecnici molto schematici, quindi diversi da Allegri. Scontenti i giovani, compreso Miretti che è il più utilizzato. Così come Chiesa, che aveva rapporti piuttosto freddini col tecnico prima dell'infortunio.
E poi c'è chi pensa al Mondiale
C'è, infine, chi in questo momento è più concentrato su quello che accadrà in Qatar rispetto a ciò che sta succedendo alla Juventus. E' il caso di Paul Pogba, che sta finalizzando il rientro per essere nella migliore condizione per il Mondiale. E di Paredes, che fa il giusto da quando è sbarcato a Torino. Nella stessa lista anche Di Maria, che però rischia la beffa: l'infortunio rimediato in apertura di Maccabi-Juventus rischia di pregiudicare la sua presenza in Qatar.
I casi Bonucci e Vlahovic
Infine, gli ultimi due casi da valutare: con Bonucci il rapporto è definito come istituzionale, ripristinato dopo la rottura del 2019 per dovere di patria e interesse aziendale. E poi Vlahovic, centravanti voluto fortemente da Allegri: lui non tira mai indietro la gamba ma in campo trasuda nervosismo per un gioco che non gli permette di segnare e fare la differenza.