Dopo il primo ko stagionale, il Bologna gode di un pomeriggio libero ma la dirigenza deve stringere i tempi per accontentare Inzaghi sul mercato

- di Marco Vigarani -

Nelle parole di mister Inzaghi dopo il ko contro l'Huddersfield era trapelata insoddisfazione che oggi ha trovato corrispondenza sul campo. Il tecnico rossoblù infatti nel corso della mattinata ha infatti catechizzato a lungo i suoi ragazzi prima di dare il via alla seduta e successivamente, lavorando con chi scenderà in campo a Bressanone, ha insistito anche più del solito nei concetti di gioco che evidentemente ancora non hanno attecchito. Non appena incontra un avversario di livello professionistico infatti il Bologna sembra andare in difficoltà nel tenere i reparti corti, vede il proprio regista troppo spesso collassare sulla difesa, presta il fianco a ripartenze mortifere che costringono la retroguardia anche a falli tattici ed in fase offensiva risulta morbido ed inconcludente. Si tratta di problemi gravi che dovranno essere risolti con il lavoro settimanale e con l'alleggerimento dei carichi in modo da far girare le gambe con più efficacia, ma è innegabile che anche il mercato debba avere un ruolo importante. In uscita ci sono calciatori che non hanno futuro e che dovranno necessariamente essere collocati: si tratta di Petkovic, Rizzo, Avenatti e Falletti ma anche di Krafth. I primi due non sono nemmeno partiti per l'Austria mentre per gli altri si spera di avere presto opzioni concrete che permettano di alleggerire la rosa anche se sarà impossibile procedere a cessioni a titolo definitivo.Sotto esame ancora anche Destro che, già quarta punta nelle gerarchie, continua a risultare avulso dalla manovra e, di fatto, una zavorra per la squadra. Il Bologna non può permettersi un altro anno in attesa dell'ex romanista e deve prendere una posizione: se questo è tutto quello che si può ottenere, la cessione risulta improcrastinabile. Sembra che il Parma sia ancora interessato. Arriviamo quindi alla fase degli acquisti con la necessità di un difensore centrale che guidi con esperienza, tecnica e rapidità il reparto. Inzaghi lo chiede ormai da più di un mese e non è stato ancora accontentato ma non demorde evidenziando la lacuna con i baby Calabresi o Brignani schierati puntualmente nel ruolo ad ogni amichevole. Ci sarà poi da operare almeno un'altra operazione magari aspettando i saldi delle grandi squadre per ottenere anche un semplice prestito: la maglia numero 10 è vacante e non può restare così. In quel ruolo serve quel talento in grado di accendere la partita e guidare i compagni gettando nel panico gli avversari con una giocata: serve quello che era Verdi e che non esiste più.
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