Le parole di Gennaro Gattuso nella vigilia di Atalanta-Milan: "La Dea del Gasp è impressionante. Da noi un bel clima, ma domani sarà una partita difficile"Nella 24^ giornata di A, il Milan di Gennaro Gattuso è chiamato alla prova del nove. Sono otto, infatti, i risultati utili consecutivi dei rossoneri tra campionato e Coppa Italia, gli stessi messi a referto dagli avversari di domani sera, i nerazzurri di Gian Piero Gasperini. L’Atalanta viaggia, come i meneghini, ad una velocità altissima e ha dimostrato sinora a tutte le big del campionato che uscire vincitori da una trasferta a Bergamo è praticamente quasi impossibile per chiunque. I numeri della Dea sono impressionanti: 24 gol nelle ultime 8 gare disputate, con una media di 3 realizzazioni a partita, 38 punti conquistati ed una sola lunghezza di distanza, in classifica, proprio dal Milan, 4° e in zona Champions. Gattuso conosce bene le insidie di una trasferta complicatissima e fa il quadro della situazione dei rossoneri nella conferenza stampa della vigilia. Sul bel clima trascorso in settimana e sul match di domani: Il fatto che siano venuti ex-campioni a trovarci è una cosa molto positiva. Sorrisi e allegria sì, ci sono stati, ma abbiamo anche continuato a lavorare bene dopo quella visita e questo è l’importante. Domani ci vuole l’elmetto contro una squadra che sta raggiungendo ottimi risultati con un gran calcio di qualità e quantità, sono forti e veloci. Noi dovremo fare bene entrambe le fasi, saper abbinare qualità e forza nel contrastarli. Queste partite ci devono portare l’esperienza giusta che ancora manca perché siamo molto giovani. Affronteremo una squadra che gioca un calcio difficile da affrontare e per crescere dobbiamo passare attraverso queste partite qua. L’Atalanta gioca spesso in pressione e se perdi palla ti puoi ritrovare anche i loro difensori centrali a farti gol. Arrivano sistematicamente con i loro quinti in area di rigore. Dovremo affrontarli con serenità perché hanno parecchie doti per metterci in difficoltà. Giocano per 90 minuti col dente avvelenato, sono forti. Loro sui colpi di testa hanno fatto 9 gol, noi solo uno con Patrick. A livello fisico sono incredibili ed hanno un calcio consolidato da tre anni che abbina forza fisica a qualità tecnica importanti. Voler fare quello che ha fatto Gasperini è impossibile: lui ha tante conoscenze indispensabili per realizzare il calcio che mette in pratica con le sue squadre”. Su Calabria e Rodriguez rigenerati:Nessuno è intoccabile sia chiaro, noi però abbiamo proposto un lavoro e loro lo stanno esprimendo bene qualitativamente”. Su  Piatek: “Ammetto che un po’ mi aspettavo questo impatto, perché le uniche parole che diceva una volta arrivato qui erano “gol, gol, gol”. Delle volte sembra che si stufi anche a dover fare il riscaldamento pre-partita, lui vuole entrare in campo per iniziare a giocare subito. Zapata è in un periodo pazzesco, ma io mi tengo stretto Piatek”. Su Romagnoli capitano:Romagnoli sta crescendo tanto, si fa rispettare e quando parla dimostra sempre coerenza. Penso che senza quest’ultima e senza la responsabilità giusta non puoi avere una fascia di capitano”. Sul cambio di mentalità del Milan: “Stiamo provando ultimamente a fare qualcosa di nuovo, stiamo attraversando un periodo molto buono a livello fisico. E i risultati ti danno l’iniezione di fiducia in più”. Vincere con l’Atalanta che segnale mentale sarebbe per il Milan? Sarebbe un segnale incredibilmente importante a livello mentale ma la strada comunque non si fermerebbe a Bergamo ma sarebbe, come è, molto più lunga. La squadra sta bene, solo Abate ieri non si è allenato per colpa di un virus. Se ci alleniamo in un certo modo dobbiamo anche riposare in un certo modo, ed è il motivo per cui ho dato un giorno e mezzo di riposo. Stiamo facendo come una squadra inglese”. In cosa si può migliorare? Nell’inserimento delle mezz’ali, dato che giochiamo col 4-3-3. Tante squadre lo fanno meglio di noi e noi dobbiamo migliorare in questo aspetto, come anche nelle palle aeree. Quando battiamo un angolo a volte penso che facciamo il solletico agli avversari, eppure i centimetri e la forza li abbiamo. Ci alleniamo anche troppo sui calci piazzati offensivi e difensivi, a questo punto penso che forse è meglio allenarsi di meno su questo aspetto e lasciare liberi i ragazzi di fare le cose in un modo più naturale”. Sul rinnovo di Suso:Lui ci dà sempre tanto, finalmente è ritornato dopo un periodo di infortunio. Io non sono né un dirigente né un procuratore, ma spero che rinnovi con noi”. Un confronto tra Biglia e Bakayoko:Sicuramente Bakayoko è più duttile nel centrocampo, anche per questione di grande fisicità. Biglia, invece, lo vedo prevalentemente davanti alla difesa e con qualcosa in più dal punto di vista della tecnica”. In molti, ora, vogliono rimanere o venire al Milan. Da cosa sono affascinati?Le cose che affascinano sono Milanello, San Siro, l’organizzazione impeccabile, San Siro, tutti gli addetti ai lavori. I giocatori che indossano questa maglia hanno il dovere di voler riportare il Milan in alto. La società li mette a loro agio, io li alleno. Poi ci sono dei momenti in cui l’allenatore non può sempre rompere le scatole, ma tutto nasce dal rispetto e dal dirsi le cose in faccia. Sono contento perché ho visto tanti miei ragazzi che si sono presi le responsabilità sia in campo che fuori. Sta crescendo un bel gruppo”. Sul match di domenica tra Milan e Juve femminile: In bocca al lupo alle ragazze! Mi ha impressionato Carolina, che è riuscita a creare un gruppo fantastico in così poco tempo. Sta lavorando benissimo e tutti noi ne siamo orgogliosi”.
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